ROMA - 21-5-2024 -- Sulla Gazzetta Ufficiale n. 111 del 14.05.2024 è stato pubblicato il Decreto Legislativo 62/2024 che entrerà in vigore il 30 giugno 2024. E’ frutto della Legge-delega 227/2021 approvata dal Parlamento.
Il Decreto è corposo ed è composto da ben 40 articoli.
Secondo il nuovo Decreto, ‘è persona con disabilità (e non più persona handicappata) chi presenta durature compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che, in interazione con barriere di diversa natura, possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione nei diversi contesti di vita su base di uguaglianza con gli altri, accertate all’esito della valutazione di base’. Tale valutazione di base sarà effettuata da una commissione medica e collegiale per riconoscere la disabilità del soggetto richiedente.
Una delle novità più importanti è l’introduzione dell’accomodamento ragionevole (previsto adesso dall’art. 5-bis della Legge 104/1992).
Praticamente, nei casi in cui l’applicazione della legge non garantisca alle persone con disabilità il godimento e l’effettivo e tempestivo esercizio, su base di uguaglianza con gli altri, di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali, l’accomodamento ragionevole, ai sensi dell’articolo 2 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, fatta a New York il 13 dicembre 2006, individua le misure e gli adattamenti necessari, pertinenti, appropriati e adeguati, che non impongano un onere sproporzionato o eccessivo al soggetto obbligato.
La persona con disabilità, l’esercente la responsabilità genitoriale in caso di minore, il tutore ovvero l’amministratore di sostegno se dotato dei poteri ha la facoltà di richiedere, con apposita istanza scritta, alla pubblica amministrazione, ai concessionari di pubblici servizi e ai soggetti privati l’adozione di un accomodamento ragionevole, anche formulando una proposta. La pubblica amministrazione nel provvedimento finale tiene conto delle esigenze della persona con disabilità anche attraverso gli incontri personalizzati e conclude il procedimento con diniego motivato, ove non sia possibile accordare l’accomodamento ragionevole proposto.
Contro il provvedimento di diniego dell’accomodamento ragionevole, può farsi ricorso ai sensi della Legge contro le discriminazioni (67/2006).
Altra importante novità è la stesura del ‘progetto di vita’ che era previsto dalla Legge-delega 227/2021. Il disabile deve poter scegliere dove vivere e con chi vivere e può proporre alla pubblica amministrazione qualunque soluzione che possa migliorare la sua vita e rendere meno gravosa la sua disabilità. Saranno le Regioni a farsi carico dei professionisti necessari a redigere il progetto di vita.
Vi sarà una fase di sperimentazione per l’intero anno 2025.
Carlo Crapanzano