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BOGNANCO - 23-5-2024 -- E' prevista per la settimana prossima l'apertura della strada alternativa, che libererà la Val Bognanco dall'isolamento provocato dalla frana caduta sulla provinciale 68. Ieri, mercoledì, l'operazione risolutiva: la posa del ponte Bailey sul torrente Bogna da parte delle autogrù che in pochi minuti hanno collocato la struttura, montata nei giorni scorsi dai "Genieri di Samarate", il gruppo di Protezione civile del varesino che ne è anche proprietario. Adesso si passa al collaudo. E si lavora per creare i passaggi che dalle sponde del torrente consentiranno, prevedibilmente a fine mese, di restituire alla normalità al vita della Valle, aprendola al passaggio di veicoli e persone. Presenti per la posa del ponte, sia il presidente della Provincia, Alessandro Lana, sia il sindaco Mauro Valentini: "Siamo ottimisti sulla possibilità di aprire la viabilità alternativa per la settimana prossima - spiega il primo cittadino -. Molto però dipende dalle condizioni del tempo. Non siamo stati fortunati neppure in questo. Ad ogni modo i lavori procedono. Posato il ponte, si lavora sul tratto della strada che lo congiunge alla provinciale delle val Bognanco. Hanno portato il materiale, la stanno realizzando; c'è una pendenza abbastanza importante e quindi occorrerà realizzare dei tornanti. Sono state posate le barriere, ci si sta preparando per l'asfaltatura". Il sindaco in queste settimane così particolari per la Valle, ha diviso i compiti col vice, Fabrizio Maccagno. Segue prevalentemente i tavoli tecnici ed i rapporti con gli enti, ma ogni pomeriggio, imboccando il sentiero sale in paese. A seguire l'organizzazione della vita in paese è invece Maccagno. Una macchina che in questi 10 giorni (la frana è caduta il 13 maggio), ha funzionato bene, riuscendo ad assicurare agli abitanti di Bognanco un vita quasi normale, nonostante l'isolamento. "Vanno ringraziati tutti - commenta il vicesindaco -. Sono stati tutti collaborativi. C'è solidarietà in paese, è per questo che con tranquillità abbiamo potuto mettere in atto ciò che serviva". Prima di tutto il presidio medico, che dalla giornata di ieri è gestito dall'ASL e non più dal 118 e coordinato dal dottor Carlo Maestrone. Rimarrà in Valle fino al temine dei lavori della strada. La copertura è h24, con due infermiere al mattino, due ore di ambulatorio, un turno pomeridiano del medico dei mutuati e la guardia medica alla sera. Nei giorni di festa è disponibile un "urgentista". Ormai rodato anche il meccanismo che consente ai bambini di andare a scuola, passando il sentiero di Barro  (l'alto sentiero che permette di giungere in valle è quello di Vagna) e prendendo quindi lo scuolabus. Per i medicinali, invece, indispensabile il supporto della protezione civile, alla quale chi ha bisogno può rivolgersi (numeri: 3386691692-3317554752-0323-497466) . I farmaci prelevati alla farmacia di Mocogna, vengono poi portati in valle con una sorta di staffetta tra protezione civile e soccorso alpino. Per i farmaci particolari, o le bombole d'ossigeno, provvede l'ASL sempre con l'aiuto del soccorso alpino. Ancora attivo anche il presidio mobile gestito dai Vigili del Fuoco di Domodossola. Assicurate le altre necessità quotidiane. Proprio sabato il negozio di alimentari e i due bar-albergo-ristorante di Bognanco aperti, sono stati riforniti con un elicottero. Anche per i visitatori, c'è la possibilità di raggiungere la Valle, magari servendosi della navetta da Domo messa a disposizione dalla Protezione Civile. Ad ogni modo il vice sindaco, Fabrizio Maccagno, resta a disposizione di cittadini per qualsiasi necessità o informazione, rendendo disponibile anche il suo numero di cellulare (3475091988).

Intanto cominciano a farsi i conti. Stimato un costo di 300mila euro per la realizzazione della via alternativa e 700mila per la sistemazione del versante franato, sul quale sono al lavoro i rocciatori.