DOMODOSSOLA – 11-6-2024 -- L'attività dell'Associazione Culturale Cantar Storie di Domodossola, costituita nel 2001, è stata rivolta fin dall'inizio alla realizzazione di un'ampia rigorosa opera di ricerca di esiti della tradizione musicale orale arcaica, acquisiti nel territorio delle valli dell'Ossola e, successivamente, nelle colonie meridionali alpine in lingua Walser.
I canti raccolti sono stati presentati secondo una filosofia di “doppio binario”, con la pubblicazione di cinque volumi, affiancando sempre un'intensa attività corale e divulgativa da parte del Laboratorio Cantar Storie e del suo Direttore Luca Bonavia.
“Archeologia Corale” è il nome che Bonavia ha attribuito alla più recente fase speculativa ed evolutiva della sua ricerca, avviata dal Maestro Paolo Bon, incentrata sulla cruciale alternanza tra antico e nuovo, accostando a esiti della tradizione orale, per la realizzazione in tutta libertà della propria opera compositiva.
Lunedì 10 Giugno alle ore 21.00, nella saletta al primo piano del Teatro La Fabbrica di Villadossola, dopo i tradizionali saluti del Sindaco Bruno Toscani, lo storico Giuseppe Possa ha presentato al pubblico il Direttore Bonavia e il Laboratorio Corale Cantar Storie.
Bonavia ha iniziato quindi la sua conferenza precisando che, sino all'anno 1970, in Italia la coralità era costituita essenzialmente dal Coro della SAT.
Nell'anno 1974 il Maestro Paolo Bon ritenne di dare alla coralità un'impronta nuova, proponendo dei canti con una strutturazione corale molto diversa da quella del coro SAT. Purtroppo per motivi diversi non venne compreso e condiviso, quindi il suo tentativo falli, tanto che il maestro per un certo tempo rimase nell'ombra.
Ma come era prevedibile, il “nuovo” gradualmente prima affiancò il “vecchio” e poi, com'era prevedibile in considerazione dell'evoluzione positiva di tale coralità, divenne preminente per la maggior parte dei maestri coristi.
Nella serata il Coro Cantar Storie ha proposto i seguenti canti: Vola, vola; La figlia del Re; Un ts Annamarìì; Un'alba amara; O cielo, cielo; Aleiger!.
Ogni brano, prima dell'inizio, veniva ampiamente commentato dal Direttore Bonavia.
Il tradizionale bis veniva offerto dal coro in versione “raggruppata”.
Piero Pagani