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CREVOLADOSSOLA - 12-6-2024 -- Molta gente fra il pubblico martedì sera per la seduta del Consiglio comunale di Crevoladossola convocato per discutere sette temi all'ordine del giorno.
Oltre alla variazione di bilancio (qui) si è approvato il piano economico finanziario per la gestione dei rifiuti per gli anni 2022/2025 e stabilite le tariffe per il 2024 e le scadenze per gli utenti.
L’aumento, per le tariffe, sarà abbastanza contenuto per le famiglie crevolesi. Infatti la spesa che dovranno coprire per quest’albo ammonta a 867.303 euro
Tolti i vari contributi comprendenti le sanzioni emesse per rifiuti, 3 mila euro, la vendita del vetro e un contributo comunale di venti mila euro per coprire i costi sociali a chi ne ha diritto, la cifra scende a 831 mila euro di cui 217 mila per la parte fissa e 613 mila per quella variabile.
La politica è quella di far pagare maggiormente chi produce rifiuti.
“Il miglioramento della base imponibile, grazie al lavoro degli uffici, permetterà - ha detto il sindaco Giorgio Ferroni - di tenere pressoché invariate la tariffe per le famiglie delle utenze domestiche”.
Critica la minoranza. “L’aumento di 80 mila euro i due anni - ha detto Lorenzo Iaria - grava sulle famiglie e per questo, pur non essendo una colpa da parte del comune, ci asteniamo”.
Il pagamento della TARI rimane al 1° luglio e il saldo finale entro il 31 dicembre.
Sulla politica dei rifiuti interessante intervento di Roberto Munizza che segue per delega ConserVco che ha messo in risalto il tema della rappresentanza, auspicando un incontro fra i sindaci ossolani su questo tema.
Ma l’argomento principale era il progetto di ampliamento della coltivazione di marmo in località Lorgino con la presa d’atto della modifica del perimetro. Su richiesta di un privato, è stata infatti ridotta la capacità di superficie di lavorazione.
Il tutto è stato approvato all’unanimità anche se non sono mancati momenti di tensione con interruzione da parte del pubblico su alcune affermazioni della maggioranza.
Nella nota del sindaco, una considerazione su una questione che va avanti da troppi anni: "La maggioranza di Crevoladossola non ha mai negato che questa attività sia impattante dal punto di vista urbanistico e paesaggistico, ma ha assunto su di se la responsabilità politica di affermare che si ritiene dal punto di vista sociale ed economico indispensabile la permanenza sul territorio di una delle più importanti attività economiche della provincia.

In sintesi, se si ritiene che il sentiero che va da case Genini a Enso, sentiero che viene descritto (da un soggetto pubblico che non è il comune) come un “tracciato, di sezione modesta, privo di lastricato, trottatoie, acciottolati o cunette di regimazione delle acque in materiali locali, ne denota l’utilizzo prevalentemente pedonale, e strettamente legato alle tradizioni agricole locali.” possa mettere in discussione 200 posti di lavoro, ognuno sarà chiamato alle responsabilità del caso.

Noi abbiamo fatto una scelta, che crediamo equilibrata sintesi delle esigenze pubbliche e provate, e come al solito l’abbiamo fatta con la schiena dritta ed assumendoci le nostre responsabilità, ci aspettiamo che tutti facciano altrettanto".