VILLADOSSOLA - 14-6-2024 -- Resta aperto il dibattito sull'Area ex Sisma di Villadossola. Cgil e il PD nei mesi scorsi avevano reclamato che, con la dismissione della fabbrica che tanta parte aveva rappresentato nella storia cittadina, la proprietà, che sui terreni si appresta a realizzare un grande parco fotovoltaico, dovrebbe restituire di più anziché i promessi lavori stradali per 1milione e 300mila euro. Lavori, l'ampliamento della Via Valdrè, peraltro ritenuti "inutili". Alle contestazioni aveva replicato il sindaco Bruno Toscani, rispedendo al mittente le proposte del PD, come la comunità energetica da realizzare su parte dei terreni, che non sarebbe attuabile. Il sindaco faceva notare inoltre che la legge avrebbe permesso alla proprietà, il gruppo Beltrame, anche di non concedere alcun beneficio. Il circolo del Partito democratico di Villadossola però non molla la presa "La proprietà ha un debito morale con la città, per l'inquinamento causato e per i profitti realizzati negli anni e per quelli che realizzerà con l'impianto fotovoltaico. Prendiamo atto che la Giunta Toscani non intende modificare la convenzione ed insiste sull'idea di ottenere in contropartita dalla proprietà la realizzazione di ampliamento della Via Valdrè, sulla cui utilità non si vede ragione alcuna" si legge nel manifesto col quale si rivolge direttamente ai cittadini. Il PD aveva chiesto che sulla questione l'amministrazione Toscani aprisse un dialogo con la città, in mancanza di incontri pubblici, il partito muove attraverso il manifesto alla città la sua ipotetica lista di richieste, in sintesi: la donazione al Comune di una parte dell'area ex Sisma ed i fondi, per costruire un impianto fotovoltaico da 1 Mgw, per realizzare una comunità energetica a favore degli edifici pubblici comunali e parrocchiali e di associazioni cittadine; donazione dell'area ex laminatoio 250 per una restituzione di spazi alla città, con conseguente rivisitazione urbanistica dell'area centrale del paese; donazione dell'edificio – palazzina degli uffici da destinare a sale storiche dell'industrializzazione e della resistenza locale a favore di Villarte ed Anpi; ottenere in denaro contante il preventivato 1.300.000 euro distribuito nell'arco di 10 anni, da destinare ad opere pubbliche che producano benefici per le generazioni future, o in alternativa, interventi a sostegno delle giovani coppie e le fasce meno abbienti della popolazione.