CALASCA CASTIGLIONE - 5-7-2024 -- È stato ascoltato dai carabinieri di Bannio Anzino, il manovratore della teleferica alla quale, nella giornata di giovedì, è rimasta agganciata la quarantunenne Margherita Lega, perdendo la vita in un tragico volo nel vuoto, sotto gli occhi del marito e dei figli di 5 e 7 anni. Ascoltato anche il marito della vittima, prima di fare rientro immediato in Trentino.
L'impianto, che è a servizio delle baite dell'alpeggio di Drocala, è adibito al trasporto di materiali. In quel caso, la famiglia, in vacanza in Valle Anzasca tramite l'associazione "Comunità resilienti e rigenerative", stava caricando i bagagli.
"Le pratiche della teleferica erano regolarmente depositate in Comune. Da quanto abbiamo avuto modo di capire la tragedia è accidentale", spiegava alle agenzie di stampa la sindaca di Calasca Castiglione, Silvia Tipaldi che ha dato la disponibilità del Comune ad aiutare la famiglia sotto choc. Drocala e a 940 metri di quota, la teleferica viaggia sul canalone per 400 metri. Il punto di partenza è un luogo particolarmente isolato, raggiungibile solo se si posseggono le chiavi della sbarra che chiude la strada consortile. La famiglia, giunta in Ossola, con un camper, avrebbe raggiunto a piedi la piccola frazione di pietra per trascorrere un periodo a stretto contatto con la natura.
Ora saranno le indagini e poi la giustizia a dover portare sino all'accertamento delle responsabilità, il sostituito procuratore Nicola Mezzina ha disposto da subito il sequestro della teleferica; i carabinieri indagano, hanno sentito i testimoni; il manovratore e lo stesso marito della vitttima; i tecnici faranno il loro lavoro per verificare la dinamica. Cosa è accaduto? Un problema di comunicazione tra chi manovrava dall'alto e chi caricava i bagagli alla stazione di partenza? Perchè il carrello della teleferica si è mosso prima del tempo trascinando con sé la povera donna? Tutte domande che al momento non hanno una riposta certa.
Qual che è certa è invece la vicenda umana, che lascia sgomenti. Una donna sorridente in tenuta sportiva, che amava il contatto con l'ambiente, è questa l'immagine che sui media del Trentino si rimanda di Margherita Lega. 41 anni, insegnante, madre di due figli, abitante a Fiavé ma in passato residente a Trento. Le preghiere, l'incredulità, la compassione per quei due bimbi costretti dal destino a vedere gli ultimi istanti di vita della loro madre, le reazioni della gente. Per questo dolore non ci sarà mai una spiegazione.