1

linaugurazione il 27 aprile

CRAVEGGIA - 6-7-2024 -- E’ stata prorogata sino al 28 luglio l’apertura della Mostra fotografica “Giovanni Greppi da Redipuglia a Craveggia”. Sarà visitabile dalle ore 16 alle 18 dei fine settimana sino all’ultima domenica del mese.  La mostra, nata per ricordare l’architetto Giovanni Greppi, progettista con lo scultore Giannino Castiglioni dei maggiori sacrari Italiani per i Caduti della prima Guerra Mondiale, è stata promossa dal locale gruppo alpini, dal delegato Ana di valle Enrico Bonzani  e dal Comune di Craveggia. Questo evento è stato pensato per solennizzare il X° raduno di valle dei Gruppi Alpini dei sette Comuni, che dipendono dalla Sezione Ana di Domodossola. Raduno che per turnazione valligiana toccava quest’anno a Craveggia nei giorni 27 e 28 aprile scorsi. Curata da Silvana Gubetta e Giacomo Bonzani, ha visto la partecipazione della Fondazione Dalmine (BG) che ha consentito l’uso di numerose immagini inedite dei bozzetti prospettici dei sacrari realizzati e di quelli  rimasti “sulla carta” dall’insigne architetto milanese, di proprietà dell’archivio societario in quanto il villaggio Operaio di Dalmine è stato uno dei suoi capolavori civili.  Greppi, sin dagli anni ‘20, aveva eletto Craveggia quale luogo preferito per le sue vacanze e vi progettò ben cinque ville tra cui la propria. La mostra, oltre alle opere di carattere monumentale, spazia su opere civili e religiose di Greppi in Vigezzo, con riferimenti a Domodossola e Cosasca. Il legame con gli alpini di Craveggia è pure disceso dal fatto che Giuliarosa, figlia di Greppi e Rosa Labus, è stata la prima madrina del Gagliardetto del Gruppo craveggese. Arricchiscono la mostra diverse riproduzioni di acquarelli, tecnica artistica in cui l’artista eccelleva, oltre a delle acqueforti (esposto anche il torchio originale per riprodurle). Materiale prezioso per la mostra è stato reperito anche presso l’archivio storico comunale e dall’ing. Lorenzo Greppi, nipote del famoso architetto. All’inaugurazione di aprile era presente anche  Silvia Giugno, della Fondazione Dalmine. Il materiale fotografico è stato riprodotto dallo Studio Immagine Besana di S. Maria Maggiore, mentre alcuni reperti tipicamente legati al mondo della Naja, sono stati concessi per l’occasione dal Gruppo di Craveggia e da alcuni privati.

Gim

La_tomba_Greppi_Labus_nel_cimitero_di_Craveggia.jpgimmagini_della_mostra_2.jpgbollettino_della_vittoria_di_Diaz.jpglinaugurazione_il_27_aprile.jpgimmagini_della_mostra_3.jpgimmagini_della_mostra_1.jpgLorenzo_Greppi_al_centro.jpgil_manifesto_della_mostra.jpg