VERBANIA – 28.06.2016 – Da un lato c’è la società
sportiva Insubrika, dall’altro il Comune di Verbania. S’è tenuta stamane di fronte al tribunale civile di Verbania la causa di reintegro del possesso della piscina comunale avviata dall’ex gestore contro l’Amministrazione. Con procedura d’urgenza l’Insubrika ha impugnato gli atti che ne hanno determinato a inizio maggio lo sfratto, chiedendo che l’impianto – ora affidato a un nuovo gestore, la Equipe Italia – torni a loro. Il giudice Claudio Michelucci ha trattenuto la causa e s’è riservato una decisione per i prossimi giorni.
La contestazione, in sostanza, verte sui tempi e sulle modalità che hanno estromesso la società presieduta da Paolo Preti dalla struttura di via Brigata Cesare Battisti. Il braccio di ferro va avanti da mesi, da quando cioè (autunno 2015) il Comune, dopo ripetute contestazioni e avendo fatto rilevare inadempienze contrattuali, ha risolto unilateralmente la convenzione tra le parti. Insubrika ha presentato ricorso al Tar, ma ha perso la causa. Ciò accadeva il 30 marzo. Nei giorni successivi, forte del pronunciamento del tribunale amministrativo di primo grado, il Comune ha accelerato sul cambio di gestione e, nonostante il ricorso di Insubrika al Consiglio di Stato contro la sentenza di primo grado, ha pubblicato il bando di gara per individuare il nuovo gestore. E, quando l’ha trovato, ha sfrattato la società. Dai primi di maggio, non senza tensioni (e denunce), Insubrika è fuori e, ora, chiede di tornare.
Il Consiglio di Stato, nell’esaminare la richiesta di sospensiva avanzata dalla società sportiva, ha fissato l’udienza al 1° dicembre.