MERGOZZO - 17-7-2024 -- Lorenzo Maffioli, già esponente dell'amministrazione comunale di Mergozzo, ritiratosi da qualche tempo dalla vita amministrativa, ci invia una riflessione sull'assenza di donne nella nuova giunta mergozzese. Nel giorno in cui l'Europa sembra essere sempre più vicina ad essere governata dalle donne, la situazione locale (non solo a Mergozzo), vede ancora nei comuni una preminenza di uomini nei ruoli chiave. Le stesse sindache sono una sparuta minoranza. Nel VCO, dopo l'ultima tornata elettorale, le sindache arrivano a 10, su un totale di 74 Comuni.
QUOTE ROSA …. QUESTE SCONOSCIUTE !
Non pensavo di poter leggere un atto che nelle premesse affermi un principio e poi nel prosieguo, poche righe dopo, lo neghi senza alcuna motivazione. Evidentemente mi sbagliavo.
L’atto cui i riferisco è la nomina dei componenti della Giunta Comunale di Mergozzo (vice sindaco ed assessore), il principio e quello delle cosiddette “quote rosa” di cui tutti noi, almeno una volta, abbiamo sentito parlare e che, mi auguro, riteniamo importante anche alla luce dell’art. 51 della Costituzione, che ha riconosciuto dignità costituzionale al principio della promozione della pari opportunità tra donne e uomini.
Bene! se vi capiterà di leggere il decreto di nomina, recentemente sottoscritto dal neo Sindaco, vi renderete conto che lo stesso, cito testualmente, dopo aver letto l’art. 46 del D.Lgs 267/2000 il quale stabilisce che il sindaco nomina, nel rispetto del principio di pari opportunità tra donne e uomini, garantendo la presenza di entrambi e sessi, i componenti della giunta … chi nomina? Due uomini … ma…, e le donne? … non pervenute.
È legittimo tutto cio? Sembrerebbe proprio di no. Non mi dilungo elencando la giurisprudenza in materia, vi assicuro che è notevole e concorde, ma mi preme evidenziare che il sunto di tutte le pronunce è che le disposizioni sulla parità di genere nelle giunte, anche dei comuni con popolazione inferiore ai 3.000 abitanti, non hanno un mero valore programmatico ma assumono carattere precettivo finalizzato a rendere effettiva la partecipazione di entrambi i sessi, in condizioni di pari opportunità, alla vita istituzionale degli enti territoriali.
A voler completare il quadro va aggiunto che la giustizia amministrativa, cui troppo spesso deleghiamo l’incapacità della politica a risolvere i problemi, ha ripetutamente evidenziato che l'effettiva impossibilità di assicurare nella composizione della giunta comunale la presenza dei due generi deve essere "adeguatamente provata". Pertanto il Sindaco, se all’interno della propria maggioranza eletta non ravvede la presenza di donne adeguate o disponibili, stante la possibilità di avvalersi anche di assessori esterni, dovrebbe verificare la disponibilità di idonee personalità di sesso femminile che condividano il programma della propria lista, nell'ambito di tutte le donne residenti o che abbiano un significativo legame con il comune.
Ora, mi permetterete di osservare che il ritenere che in tutto il Comune di Mergozzo non vi sia una, dico una, donna adeguata e disposta a ricoprire la carica di assessore è un palese insulto al genere femminile, oltretutto mi risulta che tra gli eletti vi siano donne che per bagaglio culturale e professionale non hanno nulla da invidiare ai loro colleghi uomini, anzi mi parrebbe il contrario.
Capite che in un Italia fanalino di coda in Europa per tasso di occupazione femminile (51,1%), con un processo di raggiungimento della piena parità di genere lentissimo, si stima che ci vorranno ancora 131 anni, pensare che anche le istituzioni, anche le più piccole come il nostro comune, si adeguino all’andazzo è francamente imbarazzante, almeno per me.
Mi auguro che questa riflessione, se non ha annoiato i lettori, possa stimolare il dibattito magari, perché no, anche fra i neo consiglieri comunali tenendo conto che, a parer mio, la parità di genere dovrebbe essere prioritariamente in cima ai pensieri di noi uomini, per fare in modo che da semplice affermazione di principio diventi concreta quotidianità.
Lorenzo Maffioli