ROMA - 1-8-2024 -- "Sciatteria del Mef, sciatteria di Regione Lombardia". Così il senatore varesino del Pd, Alessandro Alfieri, commenta il "disguido" che ha portato il ministro Giorgetti a rimandare l’emanazione del decreto di determinazione dei criteri di riparto e di utilizzo dei ristorni dei frontalieri ai Comuni di confine. Un "tesoretto" che nel VCO riguarda 47 Comuni (tutti i centri ossolani, la Cannobina, il Verbano da Cannobio a Verbania). Il capogruppo del Partito Democratico in Commissione Esteri e Difesa, nelle settimane scorse aveva presentato un’interrogazione urgente al ministro dell’Economia e delle Finanze spiegando come molti comuni, soprattutto i più piccoli, spesso riescono a chiudere i loro bilanci solo grazie a quelle risorse.
Perchè il ministero ha ritardato? Arcano svelato. Come spiega Alfieri, la Regione Lombardia non aveva recepito le nuove norme che per la Lombardia (non per il VCO) prevede che ad avere diritto ai ritorni siano i comuni con il 3% di frontalieri (prima la percentuale era del 4). La Lombardia non aveva recepito, il Mef non aveva recepito che la Lombardia non aveva recepito. Non è un gioco di parole, il risultato è che i comuni - anche quelli del VCO - rischiavano di avere il dovuto con estremo ritardo. Adesso la situazione è sbloccata.
Nel settembre del 2023, la Svizzera ha ristornato all’Italia a compensazione delle imposte pagate nella Confederazione elvetica dai lavoratori di confine italiani nel 2022 circa 110 milioni di euro, che Roma ha poi ripartito tra gli enti aventi diritto.