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BEURA CARDEZZA - 3-8-2024 --  Come era facilmente prevedibile, la chiesa parrocchiale di San Giorgio a Beura non ha potuto contenere tutta la gente che ha voluto assistere questa mattina al funerale di Renzo Zuccala, il volontario del soccorso alpino morto due giorni fa proprio sulle montagne che meglio conosceva. Al termine della Messa, concelebrata da don Paolo Cavagna, parroco di Beura e da don Gaudenzio Martini, ex parroco ora in valle Strona, Matteo Gasparini, delegato del Soccorso alpino per la Valdossola, pronunciato un breve discorso tracciando la figura di Zuccala come elemento portante dell'organizzazione. Lui – ha detto Gasparini- avrebbe voluto smettere di operare come soccorritore; si sentiva inadeguato per ragioni di età. Tutti gli anni - ha proseguito Gasparini – era una battaglia per farlo rimanere, ma quando c'era qualche disperso in montagna lui era il primo a rendersi disponibile. Conosceva i suoi boschi centimetro per centimetro e spesso, mentre gli altri non riuscivano a trovare le persone disperse, lui capiva immediatamente dove potessero essere; gli bastavano pochi indizi per individuare il punto in cui concentrare le ricerche. Concludendo la celebrazione, don Paolo ha ricordato che Zuccala era venuto in chiesa a Beura l'ultima volta poco tempo fa per sistemare la serratura di una porta ed ha auspicato che ora gli siano aperte le porte del paradiso.

Mauro Zuccari