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VERBANIA – 03.07.2016 – Abbiamo iniziato

nelle scorse settimane a proporre, per informare sui reali costi della stagione “numero zero” del teatro Maggiore di Verbania, una sorta di contabilità basata sui contratti e le determine approvate dagli uffici comunali. Ci eravamo fermati il 5 giugno, la settimana prima dell’inaugurazione (sabato 11), a 279.074,20 euro, cifra comprensiva delle spese generali e dei cachet degli spettacoli fino a quel momento impegnati.

Torniamo oggi su questa contabilità per registrare, dall’8 giugno a oggi, altri 20 nuovi contratti per servizi vari, il cui importo complessivo è di 108.978,40 euro che, sommato ai già citati costi, porta il totale a 388.052,60. A tanto è sin qui costata l’apertura del Maggiore.

La voce più grossa emersa in queste settimane va annoverata tra le spese tecniche, la fornitura dei service luci e audio degli spettacoli, interni e esterni, ma anche la fornitura delle lampade d’emergenza. L’incarico, per 43.920 euro, è stato affidato alla ditta Gelil. Rientrano in questa categoria dei costi indispensabili per il funzionamento della struttura: 1776,09 euro di estintori vari e carrelli di sicurezza acquistati dalla Grafer, 5.075,20 euro della parcella all’ingegner Pessano di Vignone per la pratica sull’acustica del teatro, 5.973 euro con cui pagare i vigili del fuoco per il servizio antincendio agli spettacoli, 9.760 euro per i servizi di facchinaggio alle ditte ProEvents di Caronno Pertusella e Consorzio cooperative sociali Vco, 496,54 di noleggio di un muletto dal Cambio rapido, 372,10 euro per il noleggio di un bagno chimico da esterno, 6.588 euro di sedie (una seconda fornitura) per esterno dalla ditta Armetta, 1.100 euro di noleggio di un gruppo elettrogeno dalla ditta Possetti, 209,84 euro per acquistare una bacheca portachiavi e 4 torce d’emergenza a led.

Ampio è il capitolo legato al weekend inaugurale, che inizia con l’ultima parte del cachet di Alessandro Haber, Rocco Papaleo, Giovanni Veronesi e Sergio Rubini, pari a 8.528 euro, da sommare ai 19.632 già impegnati – il destinatario è la società “Nuovo teatro srl” – per un totale di 28.160. Poi ci sono i 900 euro della compagnia di danza (Egri danza di Torino) che ha accompagnato il percorso emozionale dentro la struttura, i 999,18 euro del rinfresco per gli ospiti acquistato dalla ditta Graziani che gestisce temporaneamente il bar e il chiosco, i 3.159,50 euro di alberghi (20 persone per 31 notti) e trasporti da e per l’aeroporto di Malpensa, il noleggio di un pianoforte e di un contrabbasso (1.207,80) e le spese di pubblicità tra materiale stampato (1.988,60 alla PubliDecò di Verbania) e inserzioni su testate nazionali e locali (13.542 euro per 11 fornitori). Infine la Siae del primo weekend per 3.382,54 euro. Non si può quantificare il costo del cachet per il Gran Galà operistico con ospite Katia Ricciarelli perché l’accordo prevede una percentuale degli incassi all’associazione che l’ha organizzato.

A fronte delle uscite e in attesa di conoscere il numero dei biglietti venduti e degli incassi, bisogna contare anche due contratti di sponsorizzazione e un affitto sala. Quest’ultimo ha visto l’Arcademia di Omegna pagare 520 euro per una serata. I primi due sono i 1.000 cuscini e i 100 metri di pareti divisorie esterne pagati dalla Ren-Car come sponsorizzazione (nessun incasso, ma merce per 11.042 euro) e i 2.240 che la Show bees, società promotrice dei concerti esterni, paga per esporre il marchio di un’azienda che produce caramelle.