VERBANIA – 15.05.2015 – Un anno fa, la fusione.
Nell’aprile 2014 con l’incorporazione di Acque Nord (l’ex Spv) in Acqua Novara-Vco è nata la seconda municipalizzata idrica del Piemonte dopo Torino, che oggi serve 139 comuni su 165 di Novara e Vco, gestisce 500 pozzi e 6.000 km di tubazioni, impiega 270 dipendenti, fattura 61 milioni di euro e ha chiuso il 2014 con un utile netto di 2 milioni. “Che investiremo nella società, perché cresca e si consolidi”, spiega Emanuele Terzoli, presidente da un anno, illustrando il suo primo bilancio nella sede di Verbania “per testimoniare che la fusione non ha depauperato il territorio come si temeva”.
Da quando le due società sono insieme è stata operata una riorganizzazione in tre aree: quella settentrionale del Vco, quella centrale del Medio Novarese e quella del Basso Novarese. “Nel Vco stiamo per razionalizzare i magazzini: da cinque scenderemo a tre – annuncia – che saranno a Gravellona, Verbania e Cannobio”.
Le economie di scala hanno permesso anche altri risparmi che inizieranno a vedersi dall’esercizio in corso. “Ridurremo le spese di corrente elettrica, che sono un quarto di quelle d’esercizio – conferma il presidente – con un nuovo contratto di fornitura inferiore del 5% alla vecchia tariffa. Risparmieremo circa 800mila euro. La stessa cifra verrà da un accordo con le banche sulla gestione degli interessi passivi. Accordo che stiamo chiudendo”.
Il 2014 è stato, per i consumi d’acqua e quindi per il fatturato, un anno difficile. Le entrate sono calate del 5% sia per ragioni climatiche (estate piovosa), sia per il calo delle produzioni industriali. Eppure le tariffe sono contenute. “Da noi l’acqua costa 1,50 euro a metro cubo, meno dell’1,62 della media Piemontese e dell’1,68 di quella nazionale – dichiara Terzoli –. Rispetto agli investimenti, spendiamo 23 euro per ogni abitante”.
Con il bilancio 2015 l’azienda ha anche istituito un fondo solidale, stanziando 20mila euro per quelle persone in difficoltà che non riescono a pagare la bolletta. “Ci tenevo molto – conclude Terzoli – perché è giusto dare attenzione a certe situazioni. Mi rendo conto che la cifra è bassa, ma è un primo passo. Ora stileremo il regolamento che stabilirà chi ne avrà accesso. In futuro contiamo di incrementare, magari insieme ai sindaci e agli amministratori del territorio”.
Per la verità i 20mila euro sono meno della metà dei 51mila che Acque Nord nel 2013 ha erogato come contributi, sponsorizzazioni e sovvenzioni per enti e associazioni di Vco e Novarese.