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autobus sostitutivi

DOMODOSSOLA - 19-8-2024 -- Mancano undici giorni al ripristino della linea ferroviaria Domodossola-Iselle e, stando al cronoprogramma, ne mancano venti alla riapertura della tratta Arona-Verbania e sempre undici alla riapertura della Domo-Novara. Insomma, l'estate dei disagi ferroviari, si avvia ad un lento finale. Lento, poiché i vari disagi che da più parti ci vengono segnalati, rendono la percezione del tempo decisamente frenata.
Una lettrice, come lettera pubblicata stamane, 19 agosto, segnalava le difficoltà ad attendere il bus per Iselle nel parcheggio di via Piave, tra sporcizia, sole a picco e segnaletica orizzontale praticamente "invisibile", cosa che rende il tragitto dalla stazione al parcheggio anche pericoloso per l'incolumità personale del viaggiatore.
Disagi ne vengono segnalati praticamente ogni giorno da più parti. Una famiglia tedesca, l'altro giorno, è stata vista muoversi disorientata nella stazione di Domodossola perchè la segnaletica che indica l'improvvisata autostazione dei bus sostitutivi, è scritta in italiano e in inglese. In una provincia dove il turismo proviene in massima parte dai paesi di lingua tedesca e dove a soli 30 minuti di treno si parla tedesco, in una Cantone legato al VCO ed alla città di Domodossola da molteplici interessi, anche economici, lo "sforzo" di un cartello supplementare poteva essere fatto. A onor di verità, non manca una cartellonista chiara, precisa e persino gradevole alla vista. Ma è quella realizzata da BLS.
Le informazioni in questo caso specifico sono fondamentali, poiché i viaggiatori dall’atrio della stazione devono arrivare al punto di partenza dei bus, a piedi, percorrendo tunnel/stazione della Vigezzina. Una scala - senza ascensore - 8-10 minuti di cammino per giungere al passaggio pedonale completamente sbiadito, lungo una strada molto trafficata e dove passano numerosi camion. Fotografati centinaia di passeggeri, portati a destinazione da accompagnatori. Italiani? No, personale BLS.
A Domodossola convogliano i viaggiatori che devono andare in Svizzera. Meta: Iselle da dove potranno finalmente servirsi del treno. Arrivano da Milano ma anche dal lago ovvero da Locarno (e viceversa) utilizzando la Vigezzina (ferrovie FART/SSIF). Tra le segnalazioni che ci sono giunte una non meno spiacevole: la mancanza di toilette al posteggio dei bus. Considerando che da Milano a Iselle occorrono tra viaggio e attese circa quattro ore, ve ne potrebbe essere bisogno. Ma nessuno pare averci pensato. Rete ferroviaria italiana, titolare dei lavori lungo la tratta, ha sicuramente le principali responsabilità sui disagi di ogni sorta nei quali s'imbattono gli utenti. Ma sull'accoglienza e lo "smistamento" degli ospiti, è la città che poteva - e doveva - fare di più.
AD