Le istituzioni europee contengono una grande contraddizione, lo stiamo vedendo con la nomina di Fitto. Ogni Stato ha diritto di indicare un componente della Commissione e, ovviamente, il commissario è espressione della maggioranza politica di ciascuno Stato. La Commissione, però, ottiene la fiducia del parlamento dove esiste una maggioranza politica che si è formata a livello europeo (attualmente la cosiddetta maggioranza Ursula, cioè popolari, socialisti, liberali e anche Verdi). Dato che il partito di Fitto, Fratelli d’Italia, non fa parte della maggioranza Ursula che si è formata a livello europeo, i socialisti vogliono ridimensionargli le deleghe e, in particolare, storcono il naso sulla sua nomina a vicepresidente esecutivo. Le cose si sistemeranno, anche perché Fitto è un uomo competente, moderato, apprezzato, vicino come idee alla famiglia del Partito Popolare e in più la sua appartenenza a Fratelli d’Italia comporterà di fatto un allargamento di fatto della maggioranza. Ciò non toglie che, anche in questo caso, le istituzioni europee hanno evidenziato la contraddizione di un’Europa politica ancora incompiuta.
Buona domenica e buona settimana.
Roberto Cota