TRONTANO- 15-09-2024-- Nella notte tra il 9 e il 10 settembre, intorno a mezzanotte, una giovane allevatrice, Martina di 28 anni, ha visto un orso vicino alla sua baita alzarsi sulle due zampe minaccioso. Si era svegliata sentendo rumori non usuali, ed abbaiare nervosamente i suoi cani di guardiania.
"I cani- spiega Gesine Otten del comitato allevatori, che ha raccolto la testimonianza- stavano intorno alle pecore e le capre, mentre gli asini scappavano dal recinto, in panico. Appena uscita dalla baita e trovato i propri cani, Martina ha visto l'orso alzarsi in piedi a circa 80 metri da lei, ed è tornata di corsa in baita.
Dopo aver spaventato l'orso con gli spari di una pistola scacciacani alla giovane allevatrice non è rimasto altro che rimanere chiusa in baita con la sorella e il figlio piccolo.
Il giorno dopo ha trovato soltanto sei asini, il settimo rimane smarrito, sinora non si è trovata nessuna traccia dell'animale.
E'importante sapere che prima dell' episodo il gregge aveva subito un altro attacco durante la notte del 20 agosto, mentre era insieme ai cani di guardiania nel proprio recinto.
In questa occasione le pecore e capre in fuga hanno sfondato il recinto, i cani di guardiania hanno avvertito un gran pericolo e provato a difendere il loro gregge, ma 13 pecore e 5 capre non sono più state trovate il giorno dopo.
Si sono però trovati i resti di una pecora ed un agnello, sbranati.
I loro resti lasciano concludere che anche nel primo episodio di agosto era l'orso ad attaccare gli animali, visto che per consumarli aveva tirato giù la pelle dai cadaveri, tipico per l'orso".
Martina ogni volta avrebbe subito informato l'ASL, spiegando cosa era successo: "Nessuno è venuto a fare verifiche, o guardare i resti della pecora e dell'agnello- aggiunge Gesine Otten- soltanto quando ha trovato gli escrementi, probabilmente dell'orso, sono in breve tempo arrivati i forestali a raccoglierli. Ed avevano tutto il tempo disponibile per cercare altri escrementi...
Si vede che nei nostri tempi gli escrementi hanno una certa importanza, gli animali di reddito o la tutela delle persone al proprio lavoro come noi alpigiani no.
Chiedendo consigli ai forestali, su come comportarsi nel caso di un incontro avvicinato con l'orso mentre si trova al pascolo con il gregge, hanno spiegato alla giovane allevatrice di non aver paura e di stendersi per terra, fingersi morta e farsi annusare dall'orso, quasi sempre lui non avvertendo più nessun pericolo se ne va.
Rimaniamo molto preoccupati per il futuro dei nostri alpeggi, della nostra incolumità personale e dei nostri animali, ma anche per qualsiasi persona che vorrebbe fare una gita tranquilla in montagna".