DOMODOSSOLA- 08-07-2016- Domodossola intende diventare sempre più una città turistica e auspica un incremento del turismo culturale, purtroppo però ci sono proprio nel borgo della Cultura vistose pecche che non rappresentano certo un bel biglietto da visita per la città. Un esempio è la targa della scultura dedicata a Geo Chavez vicino a palazzo San Francesco che è piena di errori. A segnalarlo è lo scrittore domese Tommy Prevosti che lancia un appello al nuovo sindaco Lucio Pizzi perchè provveda quanto prima a sostituirla, visto che in poche righe ci sono tanti macroscopici errori di ortografia. Ecco il testo della targa con tutti gli errori “Il sogno volante. Gli elementi sospesi in acciaio sono pesanti- ma si librano dell'aria. Rapresentano il sogno dell'umanità da volare, sogno che rimane ancorato al piedistallo di granito con la sua grevità. Con questa scultura voglio anche raffiguare il sogno di Geo Chavez – il suo corragio ed il suo destino”. “Questa targa – dice Prevosti -non è assolutamente degna del borgo della Cultura, né rende merito al primo trasvolatore delle Alpi Geo Chavez”. La scultura «Sogno volante» dello svizzero Uly Wirz è in granito bianco del Montorfano e acciaio, era stata inaugurata nel 2013 e rientra in un percorso d’arte contemporanea outdoor e transfrontaliero lungo la scia dell’aviatore Geo Chavez, il primo trasvolatore delle Alpi. Si tratta di 13 installazioni firmate da artisti di fama internazionale che fiancheggiano la strada che congiunge Briga a Domodossola. Resta da chiedersi come mai quella targa così piena di errori sia potuta rimanere lì per tre anni...