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gaz open arms

VERBANIA - 22-09-2024 -- Duecento in un giorno. Sono tante le firme che i militanti della Lega hanno raccolto ieri in piazza Ranzoni, a Verbania, nel primo gazebo organizzato per esprimere solidarietà al segretario politico del partito, a processo con l’accusa di sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio. Nel 2019, quando era ministro dell’Interno del governo di Giuseppe Conte, si oppose allo sbarco di 147 migranti che, a bordo della nave spagnola della Ong Open Arms, provenienti dall’Africa, chiedevano di approdare in Italia. Il pugno di ferro nel contrasto agli sbarchi dell’attuale vicepremier è, per la Procura del capoluogo siciliano, un reato penale, per il quale i pm hanno chiesto la condanna a sei anni di reclusione, e le parti civili un risarcimento di tre milioni di euro.

Salvini, al di là della difesa giudiziaria affidata ai suoi avvocati, fa leva sulla questione politica, sulla legittimità del governo e di un ministro nel prevenire gli sbarchi. E la Lega, nell’esprimergli vicinanza, ha organizzato in tutta Italia una raccolta firme per opporsi mediaticamente alle richieste della Procura. A Verbania il gazebo è stato organizzato dal segretario cittadino Luigi Airoldi, che esprime soddisfazione per la risposta e annuncia un nuovo stand per la prossima settimana.