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VERBANIA - 01-10-2024 -- L’operaia è stata risarcita e il datore di lavoro ha patteggiato una pena di due mesi. S’è concluso così il procedimento penale a carico di un imprenditore del Verbano, ritenuto responsabile delle lesioni colpose occorse a una sua dipendente nel corso del 2022. In quello stabilimento di meccanica di precisione in cui si lavorano pezzi speciali, la donna era addetta al tornio. Mentre lavorava un pezzo le accadde all’interno del macchinario. Si chinò per prenderlo ma il tornio, ancora in funzione, la ferì. I mandrini che tengono fermi i pezzi da modellare le si strinsero attorno al capo, procurandole fratture e lesioni al capo giudicate guaribili con una prognosi superiore ai quaranta giorni.

Secondo i tecnici dello Spresal che effettuarono un sopralluogo la responsabilità di quell’infortunio era dell’azienda, che non aveva garantito le condizioni di sicurezza del macchinario, che avrebbe dovuto avere un sistema di emergenza per il quale sarebbe stato impossibile inserire la mano e la testa mentre era in funzione. L’imprenditore, risolto il risarcimento, ha preferito patteggiare.