VERBANIA - 4-10-2024 -- Non basta essere tutti d'accordo con la necessità di mantenere l'attività produttiva e i 150 posti di lavoro di Barry Callebaut. La città sa come dividersi anche sulla chiusura dello storico stabilimento di Intra. Punto di frizione: un consiglio comunale aperto dedicato alla vicenda, dopo il tavolo di mercoledì al ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Per l'ex sindaco Silvia Marchionini la scelta della maggioranza e del sindaco Albertella di non acconsentire ad un consiglio comunale aperto chiesto da un terzo dei consiglieri "indica la volontà di non informare la città sugli sviluppi della vicenda, e la paura di esporsi a chissà quali critiche venendo meno ad un impegno preso non meno di due settimane fa".
"Perché si preferisce che cali il silenzio?" chiosa Marchionini insinuando. Albertella risponde a stretto giro e si dice stupito
"Il sindaco ha riferito immediatamente alla Conferenza dei Capigruppo gli esiti del percorso che si è aperto a Roma tra la proprietà, le rappresentanze sindacali e le istituzioni.
Un percorso che, sviluppato sulla ricerca condivisa di possibili acquirenti dello stabilimento nel quadro di un differimento della chiusura dello stabilimento a fine 2025, prevederà, nell'arco delle prossime settimane, la riconvocazione del Tavolo di approfondimento presso il MIMIT, a riprova dell'attenzione con la quale le Istituzioni stanno seguendo l'evolversi della vicenda.
Dovrebbe essere pertanto evidente a tutti quanto la situazione sia in evoluzione e il quadro sia ancora privo di punti fermi sui quali affrontare un confronto auspicabilmente costruttivo in un eventuale Consiglio Comunale aperto. Questa Amministrazione, ne sia certa la Consigliera Comunale, non ha certo timore di confrontarsi in un Consiglio Comunale aperto su una vicenda che l'ha vista e la vede impegnata sin dal primo momento nell'apportare un contributo serio al mantenimento dello stabilimento di Verbania ed alla salvaguardia dei suoi livelli occupazionali.
Chiediamo solo a Marchionini, che spesso sembra dimenticarsi di essere stata sindaco di questa Città e di essersi dovuta confrontare con le responsabilità che tale ruolo implica, di non scadere in un'inutile demagogia di cui non c'è bisogno", conclude Albertella.