DOMODOSSOLA- 05-10-2024-- Domodossola celebra la figura di don Tullio Bertamini (1924 – 2024), nel centenario della sua nascita con la mostra “Colligere fragmenta - Storia e storie ossolane” inaugurata oggi al Collegio Mellerio Rosmini. La mostra è realizzata da Fondazione Paola Angela Ruminelli e Associazione Culturale Mario Ruminelli, con la collaborazione di Istituto della Carità, Comune di Domodossola, Oscellana Terre Alte, Pro Loco di Domodossola. Curata e progettata da Associazione Musei dell’Ossola e con la collaborazione grafica e redazionale di Aligraphis, l’esposizione è un percorso di approfondimento su storia, archeologia, storia dell'arte e dell'architettura ossolana, reso possibile grazie alle scoperte e agli studi di don Bertamini, considerato ancora oggi come uno dei maggiori studiosi dell’Ossola e della storia locale.
Docente di materie scientifiche al Collegio Mellerio Rosmini di Domodossola, dove fu anche preside, don Bertamini collaborò alla realizzazione di numerose pubblicazioni, tra cui la rivista culturale Oscellana, che fondò e di cui fu direttore. La mostra è stata presentata da Antonio Pagani (presidente Fondazione Ruminelli) con i contributi di don Vito Nardin, di Gianvittorio Mori (direttore del comitato scientifico dell’evento) e Paolo Lampugnani curatore della mostra.
La mostra domese ospita una sezione dedicata agli statuti ossolani, dei quali sono esposti alcuni codici originali. Inoltre, è articolata in quattro aree tematiche: una sezione che presenta la figura di don Tullio Bertamini, a cui segue la seconda sezione, dedicata ai suoi studi nel contesto dell'osservatorio meteorologico del Collegio Rosmini: un tema che è sviluppato all'interno del laboratorio attrezzato con gli antichi strumenti di osservazione ed è accompagnato da testi redatti da un team di meteorologi, coordinato dal prof. Rosario Mosello e composto, tra gli altri esperti del CNR, da Luca Mercalli della Società Meteorologica Italiana.
Il terzo tema è legato agli studi storici e archeologici, e il quarto dedicato ad architettura e arte, sono trattati in due sale: accanto all'esposizione della serie completa di “Oscellana” e di tutte le pubblicazioni monografiche di Bertamini sulla storia dei paesi ossolani, sono forniti approfondimenti, accompagnati da reperti, documenti e immagini, delle sue più eclatanti scoperte, da quelle in campo archeologico (come il mascherone celtico di Dresio, l'epigrafe paleocristiana dal Colle di Mattarella, il tempietto lepontico di Roldo), a quelle in campo storico (Bolla Transiturus, la più antica pergamena che menziona il vitigno ossolano Prünent), per concludersi con quelle in campo architettonico e artistico (gli studi sulle chiese romaniche, sulla Chiesa della Madonna della Neve, sulla Deposizione del Calvario, sul pittore Mattia Borgnis).
La mostra è visitabile – al piano terra del Collegio del capoluogo ossolano – da domenica 6 ottobre fino a domenica 10 novembre, nei seguenti giorni e orari: mercoledì e giovedì dalle 10 alle 13.30, venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 13.30 e dalle 15 alle 18.30. Oltre alla mostra ci saranno anche due momenti di incontro dedicati agli statuti alpini e ossolani e alla figura di don Tullio Bertamini. Il primo è in programma sabato 26 ottobre, il secondo sarà sabato 9 novembre, in fascia pomeridiana, e vedranno la partecipazione di ricercatori delle Università Statali di Milano e Torino e di studiosi del territorio.
Ad arricchire il pomeriggio del 9 novembre sarà la presentazione del volume “Studi Ossolani in memoria di Tullio Bertamini” curato dallo storico Enrico Rizzi e pubblicato da Grossi Editore.