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cabinovia mottarone

VERBANIA - 10-10-2024 -- Procedere oltre o restituire gli atti alla Procura. È questa la decisione che il gup Rosa Maria Fornelli comunicherà stamane alle parti – accusa, imputati e parti civili – del processo per la tragedia della funivia del Mottarone del 23 maggio 2021. A luglio, nella penultima udienza del procedimento penale che, passato dall’incidente probatorio, vede accusati a vario titolo di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose, falso e omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro due società (Ferrovie del Mottarone e Leitner) e sei dei loro amministratori e dipendenti, il giudice aveva accolto le eccezioni di alcuni difensori di stralciare, tra i capi di imputazione, quest’ultimo. Ha ritenuto, in aderenza alle nuove regole della riforma Cartabia, di invitare i pm a non procedere per quel reato di cui non è certo si possa ottenere la condanna. Il procuratore capo Olimpia Bossi e il sostituto Laura Carrera, che si occupano del fascicolo sin dal giorno in cui la cabina precipitò nel bosco provocando la morte di quattordici persone, nell’udienza di settembre sono rimaste ferme sulle loro posizioni. Ritengono che la manomissione manuale dei freni di emergenza con l’inserimento degli ormai famigerati forchettoni, che per i periti è causa dell’incidente, vada assolutamente contestata ai rappresentanti di Ferrovie del Mottarone, pur essendo un reato doloso e non colposo, come gli altri.

Di fronte a ciò il gup ha due possibilità: restituire gli atti alla Procura affinché, ripartendo dalla chiusura indagini, possa eventualmente decidere di riproporre la richiesta di rinvio a giudizio che sarà esaminata da un nuovo giudice in un’altra udienza preliminare da rifare daccapo, o di revocare la propria ordinanza e di procedere oltre, decidendo se rinviare a giudizio o prosciogliere (una richiesta, in questo senso, è arrivata dai pm per un amministratore di Leitner) gli imputati.