VERBANIA – 11.07.2016 – Ha estratto la busta
dalla cassetta delle lettere, l’ha guardata in controluce e l’ha rimessa dentro. Così la Squadra mobile della questura, nelle indagini condotte nell’ottobre 2014, ha collegato Giuseppe Vasile al furto della corrispondenza di una coppia di vicini di casa. L’uomo, a sua volta poliziotto in servizio a Verbania, insieme alla moglie Antonina Coppola è a processo per questo fatto e per stalking, cioè per gli atti persecutori che avrebbero messo in atto contro la coppia che abita al piano di sotto. Nell’udienza odierna, la seconda, ha testimoniato l’agente che, materialmente, effettuò l’appostamento e che vide Vasile prelevare la busta “civetta” (la Mobile l’aveva fatta posizionare ad hoc). Nei giorni precedenti era stato anche filmato mentre estraeva un’altra busta, s’allontanava e tornava riponendola dove l’aveva trovata. Sull’uso delle videoregistrazioni la difesa della coppia, sostenuta dall’avvocato Massimo Vairetti, ha già presentato un’eccezione al giudice. E di telecamera s’è parlato oggi quando un inquilino del gruppo di palazzine di Trobaso in cui le due coppie vivono, ha detto di non aver autorizzato la posa di un bidone verde dei rifiuti dal quale uscivano fili elettrici – forse della telecamera, ma il testimone ha detto di non conoscerne il contenuto – che il padrone di casa gli aveva spiegato essere un dispositivo per rilevazioni.
In tribunale sono sfilati anche altri testi, sia del pm, sia della difesa. L’uomo che vendette l’appartamento alle presunte vittime dello stalking ha confermato al giudice Rosa Maria Fornelli di aver avuto anch’egli pessimi rapporti di vicinato con i Vasile, che dal piano di sopra gettavano nel suo giardino escrementi degli animali domestici. O i peli del gatto, come raccontato da un’altra vicina.
Per la difesa ha parlato la figlia degli imputati, che ha negato rumori molesti della lavatrice o della mamma che cammina con i tacchi. Altri vicini di casa hanno riferito di non aver mai udito liti tra i vicini.
Il processo è stato aggiornato al 16 settembre, quando gli imputati renderanno anche spontanee dichiarazioni.