VERBANIA - 17-10-2024 -- Alla vista della polizia, quell’auto ferma in un posteggio a margine della strada tra Oleggio Castello e Paruzzaro rientrò in carreggiata, sgasando all’improvviso. La pattuglia seguì la vettura, sia accendendo i lampeggianti, sia la sirena, nel tentativo di fermarla. Tentativo vano perché la fuga, tra sorpassi azzardati e manovre spericolate, ebbe successo, almeno fino a quando, in prossimità di una rotonda, il mezzo uscì di strada e si cappottò in un prato. A bordo vi erano il conducente, un uomo residente fuori provincia, la moglie e un figlio piccolo, che si fecero visitare all’ospedale di Borgomanero. Era il settembre del 2020 e per quella guida sconsiderata la Procura ha denunciato e mandato a processo il conducente con l’accusa di resistenza, per aver impedito agli agenti di effettuare il controllo, seminandoli.
Nella versione dell’imputato, non ci fu alcuna fuga, ma un’emergenza medica: il figlio stava piangendo in auto e lui, spaventato, accelerò verso il paese più vicino alla ricerca delle indicazioni stradali per l’ospedale nel quale accompagnarlo.
Una versione incredibile e inverosimile, secondo il pm Rosanna Zema, che ha chiesto la condanna a 4 mesi, che il giudice ha accordato, concedendo il doppio beneficio della sospensione condizionale e della non menzione.