SION - 18-10-2024 -- Nessun responsabile. farà discutere la decisone del Ministero pubblico del Vallese che ha archiviato il dossier sugli abusi sessuali perpetrati da religiosi nel corso degli anni. Tutti i fatti denunciati, precisa una nota diffusa giovedì, sono caduti in prescrizione o non sono stati oggetto di denunce penali nei tempi stabiliti dalla legge.
Aperta nel settembre 2023, l'indagine ha permesso di identificare 20 potenziali autori. Sette di loro sono morti, tre sono stati implicati da più persone per fatti distinti. E in undici casi non è stato possibile identificare i canonici o i sacerdoti cappuccini.
In totale, trentasei persone hanno denunciato abusi alla polizia. Venticinque hanno denunciato atti di carattere criminale di cui sono stati vittime o testimoni. Undici hanno denunciato atti che non hanno dato luogo ad alcuna imputazione penale, precisa il pubblico ministero.
L’inchiesta, avviata nel settembre dello scorso anno, ha consentito di identificare 20 potenziali autori di abusi. Sette di loro sono deceduti, mentre 3 sono stati citati da più persone per fatti diversi. Ma in 11 casi l’identificazione dei religiosi non è risultata possibile.
Le persone ascoltate “hanno manifestato la loro sofferenza e la loro collera nei confronti della Chiesa, che non ha fatto nulla”, ha commentato la procura cantonale, precisando che esse “sono consapevoli” della prescrizione dei fatti e che “non si aspettano altro” dalla giustizia “se non che venga fatta luce” e che “non si ripetano più questi atti intollerabili”.