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BARRY CALLEBAUT INTERNI

ROMA - 22-10-2024 -- Tre mesi in più per trattare con la possibilità di cedere la fabbrica (ma non a concorrenti) e di mantenere la presenza industriale a Intra. È questo l’esito dell’incontro della vertenza Barry Callebaut che s’è tenuto oggi a Roma. Al ministero del Made in Italy, nella seconda riunione del tavolo di crisi, erano presenti Regione, Provincia del Vco, prefettura e sindaco di Verbania. La proprietà ha confermato l’intenzione di dismettere la produzione e di lasciare Verbania, perseguendo un diverso piano di sviluppo per le attività italiane della multinazionale dolciaria franco-belga con sede in Svizzera.

La ex Nestlè non è strategica ma c’è l’intenzione di cederla e, in questo senso, sarebbe già stato nominato un advisor. In attesa di capire se ci sono acquirenti interessati, è stata allungata di tre mesi la data inizialmente prevista per lo stop della fabbrica: dal 31 marzo al 30 giugno. Ma, nel caso partisse una trattativa, il management ha espresso l’impegno ad allungare sino al 31 agosto.

Reindustrializzazione è il termine scelto per questa operazione, che perlomeno fornisce qualche speranza di mantenere i posti di lavoro.

L’incontro di oggi, che segue quello del 2 ottobre, chiude la fase ministeriale della vertenza, che ora passa a livello regionale e che avrà un prossimo incontro il 31 ottobre.

Totalmente insoddisfatti i sindacati, critici sulla proroga di soli tre mesi. La Fai Cisl annuncia che la mobilitazione continuerà e sottolinea come Barry Callebaut, pur nella disponibilità di vendere, ha confermato che non lo farà a un competitor, il che riduce le chance.