VERBANIA – 13.07.2016 – Alla fine Verbania
ha dovuto fare retromarcia e pagare. È durata quasi un anno la “telenovela” dei rifiuti che ha visto protagonisti il Comune e ConSerVco di una guerra di nervi che è arrivata in tribunale – con un’ingiunzione di pagamento e una causa civile – e che è costata il posto all’amministratore unico della municipalizzata dei rifiuti e la spaccatura con la maggioranza dei sindaci della provincia.
Oggi il sindaco Silvia Marchionini ha annunciato d’aver raggiunto una transazione con l’azienda per il pagamento integrale della bolletta autoscontata dell’agosto 2015. Un accordo che, cancellando tutte le pretese avanzate in un anno (il giudice aveva già assegnato metà della somma a ConSer), comporta il saldo pieno della fattura e un “risarcimento” in natura, cioè un servizio extra: lo spazzamento manuale pomeridiano (dalle 15 alle 21), da agosto a ottobre, da martedì a domenica nei centri storici e sui lungolago, con due operatori e una spazzatrice. Nonostante il primo cittadino parli di un “accordo (…) che sospende ogni reciproca pretesa derivante dalla lite pendente al Tribunale di Verbania” e descriva il servizio extra come un impegno “per un maggiore decoro della nostra città”, l’epilogo è, di fatto, una resa condizionata di Verbania.
ConSer avrà tutti i soldi che l’ex amministratore Biagio Bonfiglio aveva chiesto. I sindaci, schierati contro Marchionini al punto di chiedere il voto in assemblea se la transazione avesse avuto ricadute economiche sui loro cittadini, saranno accontentati. E Marchionini non perderà la faccia perché avrà qualcosa indietro. L’operazione, mediata con il Coub e concordata col nuovo amministratore della municipalizzata, l’ingegner Alberto Gagliardi (eletto di fatto solo da Verbania, Vogogna, Cossogno e una manciata di comuni con quote percentuali bassissime) offre una via d’uscita ragionevole a Verbania e chiude un fronte che s’era fatto pericoloso per Marchionini.