VERBANIA - 29-10-2024 -- A processo c’è il motociclista, un 46enne biellese che viaggiava insieme alla compagna e con un paio di amici al seguito. È accusato di danneggiamento aggravato per aver mandato in frantumi con un pugno il vetro anteriore sinistro di un suv condotto da un uomo col quale ebbe una classica lite stradale che, in realtà, avrebbe potuto finire peggio.
Teatro dei fatti, accaduti nell’aprile del 2022, via De Amicis a Omegna. In coda al semaforo ci sono il suv e, alle sue spalle, a ridosso della linea di mezzeria, la moto dei biellesi. Il rosso diventa verde e l’auto, esitante, viene invitata a ripartire. Il conducente, forse distratto, non si avvede del via libera e non gradisce di essere redarguito, tanto che quando il centauro lo sorpassa inizia ad accelerare e a ostacolarlo, con manovre pericolose, notate dagli altri utenti della strada, che terminano con un vis a vis. Entrambi i veicoli si fermano, con la moto che affianca il finestrino del guidatore. La discussione degenera e il vetro finisce in frantumi. Il proprietario del suv accusa il centauro di avergli dato un pugno, l’imputato si difende dicendo che gli aveva chiuso la mano nel finestrino. La lite, comunque, si placa prima di degenerare. Il risentimento resta. Il proprietario del suv sporge denuncia, fornisce la targa della moto e mette gli inquirenti sulle tracce del biellese, ora a processo per danneggiamento aggravato, reato che sostiene di non aver commesso perché, al contrario, è stato minacciato e bloccato, senza però che possa far valere le sue ragioni non avendo, a sua volta, denunciato.