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panorama montagna

TORINO- 14-07-2016_Le Unioni montane di Comuni hanno ricevuto

nelle scorse ore dalla Regione le graduatorie per il finanziamento di due importanti bandi. Il primo riguarda la gestione associata delle funzioni comunali che ha ripartito 2,7 milioni di euro (fondi statali assegnati alla Regione e poi messi a bando per gli Enti sovracomunali). Il secondo bando, incluso nel Psr regionale 2014-2020, è relativo alle infrastrutture turistico-ricreative e per le informazioni turistiche. 

Il bando del Piano di sviluppo rurale, aperto lo scorso 2 febbraio e chiuso il 29 aprile, ha una dotazione finanziaria di 12 milioni di euro. Le domande pervenute sono 80, per un importo totale richiesto di 18 milioni e 60 mila euro e un importo ammissibile di 17 milioni e 430 mila euro. Degli 80 progetti i primi 55 hanno copertura finanziaria, di cui uno solo parziale, e gli ultimi 24 hanno passato la selezione ma restano in attesa di ulteriori risorse per accedere alla fase di progettazione definitiva. Solo uno è stato dichiarato non ammissibile. Le risorse necessarie per completare la graduatoria sono 3 milioni e 690 mila euro. Il contributo, in conto capitale per la realizzazione di investimenti previsti in progettualità integrate connesse alla pianificazione d’area, è pari al 90 percento delle spese ammissibili. Hanno partecipato alla selezione enti pubblici singoli o associati ed enti di gestione delle aree protette regionali. Per quanto riguarda le Unioni montane, su un totale di 54 solo 6 non hanno partecipato al bando: 27 in maniera diretta, 21 attraverso altri soggetti capofila, come le Unioni e i Parchi. A oggi sono finanziati interventi di 40 Unioni su 48, mentre le restanti otto sono in graduatoria.

Il finanziamento per la gestione associata ha premiato le Unioni che, a valere sul 2015, hanno unito più "funzioni fondamentali", come previsto dalle vigenti leggi regionali e nazionali. Hanno cioè gestito, a livello sovracomunale, una serie di servizi (dalla scuola ai trasporti, dal bilancio alla protezione civile, fino a catasto e polizia municipale) per conto dei Comuni. Alcune Unioni in Piemonte già nel corso del 2015 avevano portato all'interno dell'Unione tutti i dipendenti dei singoli Comuni. Un'operazione manageriale importante, complessa, che ha consentito una generale revisione della macchina pubblica, dando nuove mansioni e specializzazione al personale, rimasto fisicamente presso le sedi comunali originarie, ma inserito in una rete più moderna e stabile. Entro settembre verrà emesso dalla Regione anche il bando 2016 per incentivare le gestioni associate che avrà a disposizione 2,1 milioni di euro assegnati dallo Stato. 

"I finanziamenti - commenta il presidente Uncem Piemonte Lido Riba - consentono alle Unioni di proseguire il lavoro sui due fronti specifici assegnati dalla legge, l'associazionismo delle funzioni e l'organizzazione dello sviluppo socio-economico del territorio che comprende anche la fruizione turistica, ludico-sportiva delle Terre Alte. Emerge la capacità degli Enti di consolidare impegno politico e managerialità, in uno stretto rapporto tra struttura dirigenziale e amministratori. Sono certo che anche su altre misure del Psr, le Unioni dimostreranno capacità di drenare sul territorio importanti risorse con progetti di valore, in una dimensione territoriale che valorizza la rete tra Comuni".