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VERBANIA - 05-11-2024 -- Si “sgonfia” il caso delle residenze fittizie in Ossola per ottenere il ricongiungimento dei parenti rimasti in Maghreb. Nel 2021 il comune di Domodossola scoprì che in due appartamenti della centrale via Briona, peraltro fatiscenti, avevano preso la residenza numerosi cittadini stranieri provenienti dal Nordafrica, egiziani soprattutto e marocchini. In possesso di regolari contratti d’affitto, s’erano presentati all’anagrafe per registrarsi. Un movimento demografico anomalo che, attirando l’attenzione, portò ad approfondimenti investigativi che fecero emergere altro, cioè una sorta di gruppo organizzato che, con questo escamotage e con una firma da parte di un funzionario della prefettura, aveva potuto ottenere, con la residenza, il ricongiungimento di parenti rimasti a casa.

Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e falso in concorso sono i reati che la Procura di Verbania ha ipotizzato nei confronti di 17 persone: un italiano -il funzionario pubblico- e 16 stranieri. Nell’udienza preliminare tenutasi davanti al gup Mauro D’Urso la gran parte di loro è uscita dal processo assolta o prosciolta. Un egiziano, considerato al pari del connazionale che risulta irreperibile e la cui posizione è stata stralciata, ha patteggiato 15 mesi. Altri otto che avevano concordato una pena inferiore (otto mesi) con la Procura si sono visti respingere al giudice la proposta. Il gup ha dichiarato il non doversi procedere per la mancanza dell’elemento soggettivo. Anche i due che hanno optato per il rito abbreviato sono stati assolti, mentre delle cinque posizioni rimaste, la richiesta di rinvio a giudizio della Procura è stata accolta solo per due: il funzionario della prefettura e un egiziano che, dopo la chiusura indagini, è tornato nel suo paese d’origine. Gli altri tre sono stati prosciolti.