BAVENO – 13-11-2024 -- Questa è la storia di Ball-Abilità, il progetto di Mara Bardelli. Nato dall’idea di creare una realtà autentica, senza barriere, né pregiudizi: un corso di ballo per ragazzi disabili e non, totalmente gratuito. L’unico requisito richiesto è la voglia di esprimersi insieme agli altri, con una partecipazione attiva. Perché lo scopo è proprio quello di creare connessioni e interazioni nel gruppo attraverso la musica e la danza, puntando all’inclusività e al divertimento.
Cominciato quattro anni fa, Ball-Abilità è stato portato avanti con impegno e dedizione da Mara, in primis. È sostenuto dal maestro di ballo Michele Calandriello con la sua scuola Sporting Ballo, dove si svolgono le lezioni. E anche dai genitori dei ragazzi che hanno creduto nel potenziale di questo percorso. Per ora non ci sono collaborazioni attive con alcuna associazione o organizzazione di volontariato.
All’inizio la classe era formata da cinque ragazzi. Ora raggiunge i dodici componenti. Una crescita resa possibile grazie al passaparola. Un numero giusto per poter gestire al meglio le lezioni, che non seguono un pattern e che variano di volta in volta.
Durante l’anno vengono organizzate diverse esibizioni insieme agli allievi della scuola di ballo di Michele Calandriello. Ciò rende i ragazzi super felici ed esaltati. Uno dei più recenti si è svolto al teatro La Fabbrica di Villadossola con Ugi Torino e Affdown.
Una testimonianza, quella di Ball-Abilità, che dimostra l’importanza di creare uno spazio artistico per i ragazzi disabili, nel quale possano esprimere loro stessi attraverso il ballo e la musica con la guida di Mara.
Chiediamo a Mara Bardelli.
Come è nata Ball-Abilità?
«Quattro anni fa è nata l'idea veramente per caso, nel senso che è sempre stato un po' un mio progetto. Però io non ho nessuna abilitazione e quindi a un certo punto ho visto qualche spettacolo di Andrea Ciocca e sapevo che lavorava con l'affdown [Associazione Famiglie Fanciulli Down di Intra, ndr.], l'ho contattato e gli ho proposto la mia idea. Proprio così, dal nulla.»
Ad Andrea Ciocca è bastato sapere che Mara sapesse ballare e che avesse voglia di mettersi in gioco per appoggiare con entusiasmo la proposta. Poi, l’inizio degli incontri.
« Quindi – continua Mara – con tutte le paure del mondo alle prime lezioni di prova sono arrivati questi ragazzi, ci siam presentati ma è proprio stato amore a prima vista.»
Qual è il tuo intento con Ball-Abilità?
«Il titolo del corso è Ball-Abilità, cioè proprio un'abilità. Perché a me non interessa portare il ragazzo a farmi la base della bachata. Nel senso, noi ci proviamo. […] Però io voglio che loro attingano dal ballo e dalla musica – per esempio – c'è chi non parla e quindi non è in grado di buttar fuori magari non so.. lo stress, la frustrazione. Quindi è attraverso la musica che facciamo alcuni percorsi.»
Ci sono state difficoltà durante questi anni?
«I ragazzi arrivano con il loro entusiasmo, ma a volte anche con la loro tristezza perché purtroppo ci sono stati proprio momenti difficili. Però sinceramente ricordo più quelli belli.»
Lei è la maestra di ballo, ma anche i suoi allievi hanno qualcosa da insegnare: l’importanza di fare gruppo.
«Ti fanno vedere proprio le cose con una prospettiva totalmente diversa. [Se manca qualcuno, ndr.] ballano in tre, uomo con uomo. Non interessa. L' importante è non lasciarsi indietro. Sono sempre molto accudenti. Si chiedono come va, si abbracciano. A volte se uno è tanto nervoso c'è chi va là e gli mette solo una mano sul braccio per calmarlo.»
Cosa ti rende più orgogliosa di Ball-Abilità? C’è stato qualche commento da parte di qualche genitore che ti ha reso orgogliosa?
«Più che i genitori, sono loro [i ragazzi, ndr.] che mi rendono orgogliosa».
Hasmara Di Napoli
In foto Mara Bardelli con alcuni dei suoi ragazzi nella sala prove