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VERBANIA – 16.07.2016 – Si contendevano il figlio,

hanno litigato e ora il papà è a processo. I rapporti difficili di una coppia italosvizzera residente nella Confederazione e le modalità di “gestione” del figlio di dieci anni sono all’origine del procedimento che, di fronte al tribunale di Verbania, vede imputato il padre. Dal giorno della separazione dalla moglie, il bambino – nato nel 2006 – vive in Svizzera con la mamma, ma l’altro genitore ha quattro giorni al mese di diritto di visita. Nell’inverno del 2014, mentre il piccolo si trovava a casa dei nonni materni, che vivono in un comune ossolano, il padre arrivò per prenderlo con sé e portarlo via per una breve vacanza già programmata e autorizzata. Quando l’ex moglie gli aprì la porta, però, ci furono difficoltà. Il bambino non voleva seguire il padre e ci fu una discussione piuttosto accesa, che fece uscire i vicini sul pianerottolo e comportò anche l’arrivo dei carabinieri. Secondo la mamma, che ha sporto querela, l’ex marito cercò con la forza – afferrandolo per un braccio – di portare il bimbo con sé, senza riuscirci e spingendo anche lei con violenza contro il muro. L’intervento dei vicini pose fine al dissidio e i militari intervenuti raccolsero le testimonianze. Il padre è a processo per esercizio abusivo delle proprie ragioni. Nell’udienza di ieri ha testimoniato la donna, la madre di lei, il carabiniere che salì nell’appartamento e un amico del padre che vide la scena. Oltre a raccontare i fatti, le testimonianze hanno fatto emergere i fortissimi dissidi della coppia, sfociati in più ricorsi alla magistratura svizzera e al garante dei minori.