VERBANIA - 17-11-2024 -- Assolta dall’accusa di diffamazione. Si chiude senza responsabilità penale, né risarcimento, la lite telematica sui presunti tradimenti di una donna verso il compagno che sarebbero stati segnalati da una conoscente a lui. Il fatto vede come protagonista due conosciute donne verbanesi, commerciante una e agente immobiliare l’altra. La prima ha denunciato la seconda per l’e-mail che, sotto un nome fittizio, il compagno ricevette con allegata la foto che immortalava una cena tra la parte offesa e un conoscente. L’allusione a un tradimento è stata inquadrata come diffamazione dalla Procura, che ha indagato ritenendo che la missiva elettronica spedita fosse opera dell’imputata, che s’era spacciata come una geometra e che avrebbe scritto quel testo per questioni personali, affettive o di gelosia.
Il “caso” è finito davanti al giudice di pace. L’imputata, difesa dall’avvocato Roberto Gentina, è stata assolta su richiesta dell’accusa, che non ha ritenuto sufficienti le prove. La parte offesa, costituita parte civile, chiedeva un risarcimento, ritenendo anche che – oltre alla diffamazione – ci fosse anche il più grave reato di sostituzione di persona.