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VOGOGNA - 18-11-2024 -- Sabato sera al Castello Visconteo di Vogogna si è tenuta l'inaugurazione di una mostra, a cura di Sabina Barbaglini, legata alla sensibilizzazione e alla prevenzione del cancro al seno.
Per l'occasione la protagonista ha raccontato la sua storia.
Era il 13 dicembre del 2022 quando, dopo aver sentito un’anomalia al seno, ha consultato il senologo Federico Cozzaglio che le ha suggerito di approfondire le indagini attraverso una mammografia e una biopsia. Il 30 dicembre arriva la diagnosi: tumore al seno.
Da qui inizia il suo percorso terapeutico con l’endocrino terapia, una cura all'avanguardia che il senologo Federico Cozzaglio, presente all'inaugurazione, ha illustrato. Quella fatta da Sabina è stata una terapia ormonale primaria utilizzata per poter ridurre il tumore e, quindi, eseguire un’intervento conservativo risparmiando l’asportazione del seno. In genere queste terapie non si applicano alle giovani donne e, inoltre, questo tipo di intervento sarebbe stato il primo in Italia. Sabina e il dottor Cozzaglio hanno però deciso di osare e di provare la cura, che poi si è rivelata efficace.

Dentro di lei sentiva da tempo che c’era qualcosa che non andava e quando ha ricevuto l’esito ha provato paura, rabbia e si è posta tante domande. Una di queste: perché proprio a me?
Da lì con il supporto della famiglia, dello sportello psicologico, del senologo, di tutto il personale medico di Castellanza, si è messa in cammino. Un cammino non privo di ostacoli in cui lei si è fidata e affidata agli specialisti e, soprattutto, grazie al quale ha lavorato molto su di sé, imparando ad amarsi, ad ascoltarsi e a credere in se stessa.
Nonostante la paura e i momenti di sconforto, Sabina ha deciso di vivere la situazione con positività e sempre con il sorriso. Insomma, sotto certi aspetti se prima considerava il tumore come il suo peggior nemico ora è il suo miglior maestro, perché le ha insegnato ad apprezzare molti valori e tanti aspetti della vita che prima dava per scontati.
Sabina ha iniziato le cure il giorno del suo quarantesimo compleanno e da lì è rinata; le terapie sono molto stancanti, ma anche questa fatica le dà la forza di continuare.
Dalle fotografie in mostra, si percepisce come il passare del tempo sia cambiata anche la percezione che Sabina ha avuto di sé e del suo corpo. Il fatto che il tumore fosse al seno all'inizio ha influito molto su di lei, ma ora ha preso consapevolezza del cambiamento e non si vergogna delle sue cicatrici. Anzi si sente più donna e si piace di più.
Nel viaggio intrapreso comunque è stata anche presente la paura. Paura di non vivere, di morire. Ed è proprio questo sentimento, assieme a un grande coraggio, che ha dato vita alla mostra in collaborazione con il fotografo Alessandro Erbetta. In questa esposizione Sabina si racconta attraverso foto e frasi, dando grande speranza e insegnando che non bisogna mai sottovalutare i segnali del nostro corpo e che la prevenzione è molto importante.
I suoi ringraziamenti vanno al medico Federico Cozzaglio, a tutto il personale medico, al fotografo Alessandro Erbetta, e infine al comune di Vogogna e all'ACOI che le hanno permesso questa esposizione. La mostra, è allestita nella sala conferenze del Castello di Vogogna, ed è visitabile negli orari di apertura il sabato e la domenica fino a domenica 1° dicembre.

Sorridi e non perdere la speranza. “Sabina Barbaglini”.

Viola Gagliardini