VCO - 22-11-2024 -- Il 25 novembre, giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, ogni anno diventa occasione di bilanci. E nel VCO così come nel resto del Paese, i numeri delineano un quadro dalle tinte fosche. Sono troppe le donne vittime di violenze, e i minori che impotenti, assistono a quanto capita nelle loro famiglie.
Il Centro Antiviolenza del VCO, costituito dai tre Consorzi dei Servizi Sociali della provincia (del Cusio e Verbano con il Ciss Ossola capofila), dall’ASL VCO, dalla Questura di Verbania, dalla Provincia, dalla Cooperativa Sociale La Bitta, ha recentemente concluso la rilevazione e l’analisi delle situazioni di donne che si sono rivolte ai servizi antiviolenza da novembre 2023 ad ottobre 2024.
Dal 1 novembre 2023 al 31 ottobre 2024, le donne che vivono situazioni di violenza domestica, che si sono rivolte ai servizi del Centro Antiviolenza e hanno intrapreso un percorso d’aiuto sono complessivamente 168, di cui 65 situazioni sono state incontrate e prese in carico per la prima volta.
Nel 2023/2024, le donne vittime di violenza che sono state prese in carico dal Ciss Ossola, sono state complessivamente 49, di cui 19 donne si sono rivolte agli Sportelli di ascolto per la prima volta, con 46 figli coinvolti e quindi vittime di violenza assistita, dato estremamente significativo.
La situazione è piuttosto analoga anche sul territorio del Verbano che ha avuto in carico 66 donne complessivamente, di cui 18 accolte nell’annualità 23/24, 85 sono i figli, di cui 23 sono minori, vittime di violenza assistita.
Per quanto concerne il territorio del Cusio, le donne in carico sono complessivamente 41 di cui 9 accolte per la prima volta, 49 sono i figli, vittime di violenza assistita.
Il Servizio Antiviolenza “Giù le mani” della Cooperativa Sociale La Bitta ha mantenuto la presa in carico, per quanto concerne il supporto psicologico, di 24 donne di cui la metà in carico anche ai Servizi Sociali del territorio, 19 donne con un primo accesso nel periodo monitorato.
Le donne che si sono rivolte per la prima volta all’Asl, nello specifico grazie al percorso del Codice Rosa, sono state complessivamente 101 e 44 sono i minori di vittime di violenza assistita.
La Questura ha presentato al Tribunale di Torino 13 proposte di sorveglianza speciale per reati di codice rosso, ovvero per stalking, maltrattamenti familiari e violenza sessuale. Sono stati applicati 4 braccialetti elettronici per reati di stalking e maltrattamenti familiari, sono stati emessi dal Questore 10 ammonimenti per atti persecutori e 11 ammonimenti per violenza domestica.
Così come per la scorsa annualità, il Centro Antiviolenza ha voluto privilegiare azioni e progettualità volte al mantenimento ed al consolidamento di tutti quei servizi ed interventi rivolti a donne vittime di violenza, in modo particolare attraverso i 30 Sportelli collegati alla sede centrale del Centro Antiviolenza.
Il numero di telefono (335.6978767) con reperibilità H24, consente alle donne che ne abbiano necessità di accedere ad una prima forma di accoglienza ed a una prima assistenza immediata in emergenza. I contatti sono prevalentemente ricevuti da donne o Servizi del territorio provinciale, oppure dal numero nazionale 1522.
LE ATTIVITA’ DEL CENTRO ANTIVIOLENZA
Il Centro Antiviolenza del VCO gestisce l'accoglienza di donne, con o senza figli che hanno subìto violenza o vivono in situazione di alta conflittualità con il partner e/o con i familiari conviventi, che possono sfociare in agiti violenti; in situazione di emergenza e quando si ritenga necessario il loro allontanamento dal domicilio, si occupa dell'ospitalità delle donne vittime di violenza e dei loro eventuali figli. Il Centro Antiviolenza del VCO svolge inoltre attività di sensibilizzazione finalizzate a contrastare il fenomeno della violenza di genere e ad offrire alle persone vittime un'opportunità per affrancarsi dal circuito della violenza.
Questi ultimi percorsi si concretizzano attraverso interventi di presa in carico sociale ed educativa, di supporto psicologico, risorse professionali che i partner attivano attraverso il prezioso lavoro di esperti, quali Assistenti Sociali, Educatrici Professionali, Operatrici Socio-Sanitarie e Psicologhe. La presenza degli sportelli di ascolto, dislocati su tutto il territorio e collegati alla sede centrale del Centro Antiviolenza, consente di mantenere e consolidare la fitta rete di Servizi e di attività rivolte alle donne vittime di violenza.
Gli sportelli di ascolto del Centro Antiviolenza rappresentano il nodo centrale di intercettazione e presa in carico delle situazioni di violenza e maltrattamento e rappresentano realtà riconosciute, ben individuabili e facilmente accessibili da parte della cittadinanza grazie al loro radicamento capillare sul territorio.
Anche per l’annualità 2023/2024, il finanziamento ricevuto dalla Regione Piemonte ha permesso di mantenere e di dare ulteriore vigore alla presenza diffusa degli sportelli di ascolto, che sugli specifici territori, ha permesso di tenere alta l’attenzione e la sensibilità sul tema della violenza di genere, rafforzando inoltre le collaborazioni già in atto con i vari Servizi presenti a livello territoriale (ambito sanitario, scolastico, associazionismo).
La proficua collaborazione fra Servizi ed Istituzioni Pubbliche, tra cui Forze dell’Ordine e Soggetti del privato sociale, in primis la Fondazione Comunitaria del VCO e Soroptimist Club del Verbano, si è rivelata un elemento cardine, sia per quanto concerne l’individuazione e la gestione delle situazioni di violenza, in quanto ne viene favorito l’accesso alle attività del Centro Antiviolenza, sia per il loro contributo nel raccogliere e mettere a disposizione le preziose risorse offerte dal territorio a chi concretamente si occupa dei percorsi di presa in carico delle donne verso la fuoriuscita dalla violenza.
Foto di Mika Baumeister su Unsplash