VERBANIA - 27-11-2024 -- La notizia, più che la polemica politica che ne è seguita, è lo specchio dei tempi, la fotografia di una situazione difficile -e generalizzata, perché purtroppo non è solo un’esclusiva del Vco- per la sanità e i cittadini. La ressa creatasi stamane nella sede del distretto di Verbania dell’Asl, in viale Sant’Anna, è paragonabile a quella del banco degli alimentari del supermercato la vigilia di Natale, alla coda ai tornelli di San Siro per il derby Inter-Milan o a quella del buffet gratuito all’inaugurazione d’un nuovo centro commerciale. Centinaia le persone in attesa, alcune dalle 7, stipate nella piccola sala d’attesa dell’ufficio in cui si sceglie il medico di famiglia.
Il motivo? Oggi si apriva la finestra per l’assegnazione di ulteriori 500 mutuati (570 contando i ricongiungimenti familiari) a una dottoressa neospecializzata con ambulatorio a Verbania che già ne ha mille. La notizia ha mobilitato parte delle migliaia di persone del Verbano che un medico non ce l’hanno e che, come per prendere posto sotto il palco del concerto rock, hanno raggiunto di buon’ora la sede del distretto, con inevitabili code e assembramenti.
La notizia, diffusa via social network, ha suscitato l’indignazione del Pd, che l’ha definita “a dir poco vergognosa”. “Oltre agli annunci dell'assessore regionale di fatti non se ne vedono sul fronte medici di base. La dirigenza dell'Asl del Vco? Il consigliere regionale Alberto Preioni, il presidente Alberto Cirio che fanno? E il sindaco Albertella tace? - scrive il partito in una nota stampa –. Non è tollerabile questo modo di operare. Nemmeno l'accesso online è stato consentito per ottenere il medico. La sanità nel Vco sta crollando e la Regione guidata dal centro destra tace e non fa nulla!”.
L’Asl replica che, in previsione dell’affollamento, ha predisposto tre sportelli e che in poche ore i posti sono stati assegnati, spiegando che la scelta on-line non è gestita dall’azienda, ma da un sistema regionale che era ingolfato per i troppi accessi.