VERBANIA - 28-11-2024 -- Un bando di gara giunto in ritardo e mal concepito, tale da non assicurare l'assegnazione dell'impianto sportivo ad una società sufficientemente solida. Zero investimenti programmati nei prossimi tre anni, mancanza di attenzione, nessuna risposta a chi in quella piscina lavora o vi pratica un'attività sportiva. Assessore allo Sport assente. A cinque mesi dall'insediamento Katiuscia Zucco non avrebbe mai compiuto una visita all'impianto. A queste condizioni la piscina comunale di Verbania potrebbe subire uno stop in piena stagione agonistica. Un danno difficilmente recuperabile.
Questa la sintesi estrema dei rilievi che il Partito democratico, assieme alla lista civica "Verbania si prende cura", muovono all'amministrazione Albertella a proposito dell'impianto sportivo attorno al quale girano migliaia di persone tra la pratica di attività agonistiche e non. Questioni esposte in una conferenza stampa dal capogruppo Riccardo Brezza: "Non parliamo per perorare la causa di una società o dell'altra, ma per segnalare un bando che non garantisce il futuro delle piscine comunali", ha detto, rimarcando come l'amministrazione Albertella sia stata sin qui sorda alle richieste giunte dai collaboratori sportivi della piscina (allenatori) ma anche dagli stessi genitori dei ragazzi impegnati nella pratica di nuoto e pallanuoto, che sarebbero obbligati a spostarsi in caso di una chiusura anche temporanea.
Gestito dal 2018 dalla brianzola H2O, ed avendo ottenuto già le due proroghe che la legge prevede come limite massimo; la società entro il 27 dicembre dovrebbe lasciare l'impianto per la scadenza del contratto. Potrà comunque ripresentarsi alla gara di gestione per la quale l'amministrazione ha pubblicato il 22 novembre un bando. Bando che, nelle preoccupazioni di molti, giunge in ritardo, per cui tra assegnazioni e tempi tecnici per un eventuale cambio di gestione, la piscina potrebbe subire una inevitabile chiusura.
Ma è lo stesso bando, non la sola tempistica, ad entrare nel mirino dei due gruppi di opposizione: il fatturato minimo di 500mila euro annui non assicurerebbe l'assegnazione dell'impianto ad una società sufficientemente solida da potersi permettere gli investimenti di cui c'è bisogno, su tutti le due caldaie ed il ventilatore. La base di gara per il canone annuo sarebbe di 18mila euro per un tempo di 5 anni. "A nostro avviso un progetto di finanza sarebbe stata la strada da seguire, quella in grado di rispondere agli investimenti necessari. Ci risulta che sarebbero giunte al riguardo anche delle proposte", specifica Brezza. "Intanto l'amministrazione si nega al confronto. Dove sono l'assessore Zucco? Dov'è il sindaco? Perchè non rispondono a genitori e collaboratori della società".
La proposta di una commissione unica Sport e Lavori pubblici che affronti la questione a stretto giro, è la proposta che avanza il segretario cittadino del Pd Giacomo Molinari, mentre Anna Bozzuto e Raffaele Allevi, entrambi assessori nella Giunta Marchionini, ricordano come l'amministrazione precedente abbia investito nell'impianto: "Solo nel 2023 furono l'amministrazione ottenne un mutuo di 95mila euro dal credito sportivo per innalzare la vasca. Era il momento degli alti costi energetici e grazie a ciò si ottenne un notevole risparmio, tale da consentire all'attività di proseguire", ricorda Bozzuto.
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