VERBANIA - 02-12-2024 -- Lesioni, danneggiamento, furto, violazione di domicilio e minaccia. Sono cinque i capi di imputazioni per i quali il Tribunale di Verbania ha condannato a 2 anni un 27enne magrebino che ha concluso con le botte la relazione extraconiugale instaurata con una donna di 46 anni residente nel Verbano novarese. La scintilla tra i due, divisi da quasi vent’anni di differenza, era scoppiata nel 2022 e aveva portato a una assidua frequentazione. La donna, sposata e madre di una ragazza maggiorenne, s’era vista spesso con quel giovane, con il quale aveva anche trascorso un turbolento fine settimana a Parigi, a ridosso del Capodanno. In Francia lui l’aveva malmenata e trattenuta contro la sua volontà. Ma, una volta tornata in Italia, lei l’aveva perdonato e la riappacificazione era stata pianificata con un paio di giorni da trascorrere insieme in un Airbnb di un comune vicino a quello di residenza di lei. Da quell’appartamento la donna uscì gridando, segnata in volto dalle botte subite e chiedendo aiuto al padrone di casa, che chiamò la polizia municipale. Successivamente, dopo una visita al pronto soccorso, intervennero i carabinieri, che raccolsero la denuncia per lesioni. Nei giorni successivi un altro episodio: a casa della donna, presente il marito, il giovane si presentò per chiedere scusa, suonando il campanello con insistenza dopo aver scavalcato la recinzione. Arrivarono nuovamente le forze dell’ordine, che aggiunsero questo fatto alle accuse per le quali è finito a processo. E che ne hanno portato alla condanna a due anni chiesta dal pm Rosanna Zema e accordata dal giudice Elisabetta Ferrario, che non ha accordato un risarcimento alla donna e al marito di lei, rinviandolo a una causa civile. La difesa riteneva che alcuni capi di imputazione, come il danneggiamento del cellulare e la violazione di domicilio, non sussistessero.