CANNOBIO - 6-12-2024 -- È stata un serata di canzoni, spensieratezza ed allegria quella di giovedì al Nuovo Teatro, ma il fine era nobile. Come sempre quando ad organizzare le serate è il Centro Medico di Cannobio che, dopo aver creato la medicina territoriale in un angolo di VCO effettivamente distante dagli ospedali, negli ultimi anni ha "adottato" un centro medico in Madagascar. A Nosy Be, un paradiso dove manca tutto e dove l'assistenza medica è garantita dalla buona volontà di chi ha creato e tirato su negli anni quella sorta di piccola "casa della salute". Unico presidio medico nel raggio di decine di chilometri e dove spesso mette piede anche il dottor Antonio Lillo, che da Cannobio, col sostegno della comunità, arriva portando farmaci e la sua competenza. E la serata di ieri sera, tra canzoni e ricordi con la partecipazione del Pop Coro e dell’Associazione Piccoli Passi, serata dedicata alla memoria delle cannobiesi Katia, Fiorenza e Chiara, è stata organizzata proprio per sostenere il centro medico di Nosy Be. Grazie alla generosità dei partecipanti, sono stati raccolti 3.655 euro che la Fondazione Comunità Attiva devolverà per finanziare iniziative essenziali: borse di studio per quattro bambini, fondi di solidarietà per le cure mediche e donazioni a villaggi, scuole e centri sanitari. "Un messaggio di semplicità e umanità - commenta il dottor Lillo - Un piccolo miracolo fatto di sguardi affettuosi e gesti semplici. La solidarietà ci insegna la gioia autentica del donare e il valore della comunità”.
Torniamo proprio alla Comunità, perchè la serata è stata anche occasione per ringraziare il dottor Donato Zaccheo, fresco di pensionamento, premiato dal sindaco Gianmaria Minazzi e dai rappresentanti della Fondazione Comunità Attiva e della Croce Rossa, in segno di gratitudine per il suo impegno pluriennale. Il dottor Zaccheo è stato infatti un precursore, un pioniere con i medici Brocca e Squillace del primo centro medico che diventerà poi la "Casa della comunità". Un percorso unico, che ha fatto di Cannobio un modello da prendere ad esempio per tutto il Piemonte. È il 3 dicembre 2003 che grazie all'iniziativa di un piccolo gruppo di medici, nasce il primo centro medico, che il
12 dicembre 2015 si trasformerà in casa della salute offrendo agli utenti dell'alto lago una serie di servizi medici e diagnostici che anno dopo anno aumenteranno in maniera importante. A dare struttura legale è dal 2009 la Fondazione Comunità Attiva, un matrimonio riuscito tra pubblico e privato nato dall'impegno e dalla volontà dei fondatori, che - tra i vari meriti - hanno quello di aver saputo coinvolgere la comunità di Cannobio nel progetto. Ed i cannobiesi hanno risposto e mai vengono meno alle iniziative proposte. Sanno che in quella struttura l'impegno non è mai venuto meno, nelle stagioni normali ed in quelle eccezionali, come ai tempi del Covid o come quando il paese era rimasto semi-isolato dalle frane cadute sulla statale.