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BAVENO - 6-12-2024 -- Tutto lascia pensare che avesse appena tentato di mettere in atto una truffa ai danni della commessa di un negozio di casalinghi, il 26enne di nazionalità romena fermato l'altro giorno dagli agenti di una volante Feriolo. Per l'uomo, che ha precedenti per reati contro il patrimonio, una denuncia e un foglio di via emesso dal questore.
L'uomo usciva frettolosamente dal parcheggio dell'esercizio commerciale quando gli agenti lo hanno fermato, insospettiti dall'autovettura che al controllo dalla banca dati risultava segnalata perché normalmente in uso a persone dedite a commettere furti e truffe (nello specifico le cd. Truffe del cambio di denaro/ resto di denaro).
Da un controllo più approfondito emergeva che i precedenti a carico dell'uomo fossero proprio relativi a truffe perpetrate con la stessa tecnica riuscendo a sottrarre ai malcapitati ingenti somme di denaro.
L'uomo a specifica richiesta degli agenti di polizia sul motivo della sua presenza in quel luogo e data ora riferiva di essere alla ricerca di un pezzo di ricambio per la sua autovettura e di essersi recato da un meccanico per sistemare la vettura, meccanico che tuttavia non risultava esistere nella zona da lui indicata.
L'uomo non era in grado neanche di specificare in nessun modo i suoi numerosi spostamenti in provincia.
Messo alle strette, affermava di essere stato poco prima all'interno di un negozio di articoli per la casa. La commessa confermava che l'uomo era entrato alla ricerca di un non meglio specificato oggetto ma anche poi si era recato alla cassa chiedendole di cambiare una somma di denaro composta da banconote di piccolo taglio con una equivalente costituita da banconote di taglio maggiore. La commessa, insospettita dall'atteggiamento dell'uomo raccontava agli agenti che aveva addotto una scusa per porre un diniego a questa richiesta e l'uomo si era cosi allontanato velocemente.
Sottoposto a perquisizione personale il 26enne veniva, infatti, trovato in possesso di banconote per 650 euro senza che potesse giustificarne la lecita provenienza. Deferito in stato di libertà per il reato di ricettazione, gli veniva notificato un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno per 3 anni nel territorio provinciale.