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AURANO- 08-12-2024-- Il compleanno di una cara amica, nonché forte escursionista e affidabile badante, non c’impedisce le consuete ore di cammino, ma i festeggiamenti e la bella compagnia oggi sono la priorità. L’Alpe Calpera è un angolo di paradiso immerso nelle splendide faggete fra Piancavallo e Il Colle, un po’ più in basso. Ne approfittiamo per salire al Monte Morissolino, 1410, modesta meta poco conosciuta, almeno da noi ossolani.

GITA N. 171 O 24 – MORISSOLINO

NOVEMBRE 2024

Dislivello: 570 m. Tempo totale: 4 h. Sviluppo: 16,7 km.

Bellissima giornata con qualche nebbia a meridione e temperature già in rialzo dopo la neve della scorsa settimana, che il caldo si è già portato via quasi completamente a queste quote. All’alba il sole nascente incendia il cielo dalle parti del Lago mentre dieci Murmäta calano dalla Val d’Ossola.

Oggi si cureranno di sette anziani ben sei badanti, record assoluto, e due medici, anch’essi, però, bisognosi di attenzioni. L’obbiettivo principale è comunque quello di festeggiare la nostra capo badante che aggiunge un anno di paziente lavoro al suo percorso verso il Paradiso. Dopo il ritrovo a Domodossola, dove un anziano si autoproclama autista ufficiale delle badanti ossolane, ci incontriamo con i verbanesi a Cambiasca, ottimizziamo gli equipaggi ed affrontiamo le strade strette e tortuose dell’entroterra di Verbania.

Passiamo da Aurano e parcheggiamo a Segletta, 1020. In piano, prima su pista e poi su sentiero, passando da localita Comuni, 1047, arriviamo alla breve discesa che ci porta ad attraversare un torrentello per poi risalire a Corte dei Ratti, 1053.  Passiamo poi da Corte Sotto e raggiungiamo Calpera – Corte Laveggio, 1037, sede dei festeggiamenti (quasi tre quarti d’ora). Pausa tecnica per alleggerire gli zaini e scaldare l’ambiente, quindi proseguiamo in vera salita. Sentiero fino all’Alpe Pianà e, di qui, una pista a tornanti ci porta sulla strada fra Piancavallo e Il Colle, a quota 1300 circa. Teniamo la destra e la seguiamo fino a Piancavallo, 1243. Imbocchiamo la pista pianeggiante diretta a nord verso la Cima Morissolo.

Prima del bivio per l’Alpe Morissolo ci fermiamo per una parca colazione, in previsione delle libagioni che ci attendono. Qui sale, non indicata, una traccia sulla sinistra, in mezzo alla vegetazione fortunatamente quasi invernale, su quella che sarebbe una bellissima mulattiera della Linea Cadorna. Un altro Paradiso perduto nel nostro territorio, ahimè! Sui cartelli indicatori qui si risparmia decisamente. Qualche tornante in mezzo alle felci ingiallite e, sulla dorsale, invertiamo decisamente la rotta verso ovest e poi sud. In dolce salita, pestando gli ultimi residui di neve, arriviamo in vetta al Monte Morissolino, 1410, dopo un’ora e tre quarti dal campo base di Calpera.

Il panorama, anche qui impagabile, merita una pausa fotografica ed il primo brindisi alla festeggiata, visto che un anziano esperto ossolano si è portato fin qui due stupende bottiglie di un pregiato vino francese. Questo è vero spirito di gruppo e attaccamento al dovere. Un evidente sentiero, privo però di qualsiasi cartello segnaletico sia qui che in basso (che sia una scelta?), una sorta di “direttissima”, ci riporta rapidamente sulla strada fra Piancavallo e Il Colle.

Ci dirigiamo ora ad occidente (destra) fino ad incrociare la pista a tornanti che scende a Calpera (poco più di tre quarti d’ora dalla vetta). Dopo i lunghi e meritati festeggiamenti torniamo alle auto e chiudiamo la giornata con l’ultimo brindisi, finalmente analcolico, in quel di Cambiasca.

Questo non impedisce, più tardi, uno scambio di zaini ed attrezzature dovuti, secondo il medico di turno, a scarsa illuminazione. Vengono subito predisposte due evidenti etichette da adottare nelle future uscite.

 Gianpaolo Fabbri

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