VERBANIA – 19.06.2016 – Furto e danneggiamento aggravato.
Sono questi i reati che verranno contestati ai sei giovani verbanesi – cinque dei quali minorenni – protagonisti all’alba di domenica di un raid vandalico nell’arena del Maggiore. Stamane il dirigente comunale responsabile della struttura s’è presentato dai carabinieri e ha presentato formale denuncia, avviando di fatto il procedimento. O, meglio, i procedimenti perché se per il maggiorenne la competenza è della Procura di Verbania, per i cinque minorenni la sede competente è il tribunale dei minori, a Torino.
I fatti si sono svolti nelle prime ore di domenica mattina. Alle tre e mezza circa i sei si sono introdotti nell’arena esterna del centro eventi e in un gazebo situato a fianco del palco e utilizzato come camerino hanno prelevato un estintore (da qui l’accusa di furto) spargendone il contenuto tutto intorno (il danneggiamento, aggravato perché si tratta di un bene pubblico). Al Maggiore a quell’ora erano presenti due tecnici che stavano ancora lavorando dopo la rappresentazione della Madama Butterfly. Hanno udito i rumori e, avvertite presenze estranee, sono intervenuti bloccandoli e chiamando i carabinieri, che li hanno poi identificati.
Nel frattempo sulla vicenda interviene anche l’Amministrazione comunale. Il sindaco Silvia Marchionini dice apertamente che il fatto “non può essere dimenticato e eclassato come una semplice ‘ragazzata’, ma deve vedere un’assunzione di responsabilità degli autori del gesto”. Da qui la richiesta di un “inevitabile confronto con le loro famiglie, visto che sono minorenni per la gran parte” e la richiesta di “concretizzare un loro impegno a svolgere un'azione di volontariato proprio all'interno della struttura del Maggiore, per ripagare con un'azione positiva e a favore della comunità l'errore commesso violando una proprietà.
Servono azioni tese a far capire l'errore commesso spendendo del proprio tempo per la collettività”.