VERBANIA - 11-12-2024 -- Le indagini sono formalmente chiuse e la Procura intende procedere nei confronti di entrambi, non solo per la truffa, ma anche per corruzione. È questa la contestazione della Procura di Verbania nei confronti del postino e del suo medico di famiglia accusati di essersi accordati affinché il primo si assentasse dal lavoro perché in malattia – pur non avendo problemi di salute – con i certificati che il secondo firmava, il tutto con un tornaconto personale, cioè in cambio di “plurimi passaggi in automobile dall’aeroporto di Milano Malpensa e viceversa”.
Questa la tesi sostenuta nell’avviso di chiusura indagini firmato dall’ex procuratore capo Olimpia Bossi e notificato in questi giorni ai due indagati. È l’atto ufficiale che chiude l’indagine ribattezzata “Ricette facili” che, condotta dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria, ha indagato su due ampi periodi del 2023 nei quali il postino, 47enne originario della Campania ma in servizio nel Verbano, pur in mutua, si recava nel bar intestato al figlio per lavorare. L’assenza era giustificata dal suo dottore, 63enne di origine siciliana.
Per queste contestazioni entrambi sono stati destinatari di una misura cautelare, arrestati e messi ai domiciliari. Attualmente il postino ha il divieto di dimora nella provincia del Vco e si trova in Campania, mentre il medico è sospeso dall’esercizio della professione medica.
Ricevuto l’avviso di chiusura indagini le parti possono avere accesso al fascicolo, produrre memorie e documenti e chiedere di essere ascoltati. Dopodiché toccherà nuovamente all’accusa decidere se chiedere il rinvio a giudizio.