VERBANIA - 12-12-2024 -- Il giudice ha convalidato l’arresto, ma l’ha rimesso in libertà, col solo divieto di dimora nella provincia del Vco. All’udienza di convalida s’è discusso a lungo della posizione del finto avvocato arrestato l’altro ieri a Domodossola mentre stava mettendo a segno una truffa a domicilio. Cinquantuno anni, incensurato residente a Napoli, è stato sorpreso dai carabinieri al di fuori dell’abitazione di un uomo di 71 anni dal quale doveva ritirare 2.500 euro con i quali avrebbe evitato il processo della figlia che aveva poco prima provocato un incidente stradale. La storia era inventata e l’abbordaggio telefonico compiuto da un soggetto ignoto - tipico della truffa del finto carabiniere - era finalizzato all’arrivo del corriere, il napoletano sedicente avvocato. Che, tuttavia, non ha portato a termine pienamente la truffa perché, giunto al domicilio indicato, s’è visto chiedere dalla vittima del raggiro un documento che lo qualificasse come avvocato. “Vado a prenderlo” – ha detto il napoletano che, in strada, è stato fermato dai carabinieri che lo stavano cercando dopo aver ricevuto una segnalazione.
Sull’interpretazione di questo gesto ha insistito il difensore d’ufficio, Alessandro Corletto, chiedendo che venisse considerato come desistenza volontaria dal concorso nel tentativo di truffa.
Il giudice ha convalidato l’arresto ma non ha disposto misure cautelari, se non il divieto di dimora in provincia, cioè a centinaia di chilometri da casa. Il sospetto degli inquirenti è che il 51enne sia stato ingaggiato per fare il corriere e, a questo scopo, è arrivato in Ossola in treno, dove avrebbe atteso le indicazioni dei complici.
Quello dell’altro giorno è l’ultimo di una serie di arresti dei carabinieri della Compagnia di Domodossola, che contro il fenomeno delle truffe a domicilio sono molto attivi.