VERBANIA – 20.07.2016 – Sono quattro,
come i moschettieri, e insieme cullano un sogno a cinque cerchi con sfumature d’oro, d’argento e di bronzo. Mancano 16 giorni alla cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, che si terranno nella città brasiliana – per la prima volta nella storia in Sudamerica – dal 5 al 21 agosto. Il Vco, che ha già conosciuto il sapore del podio con Beniamino Bonomi nella canoa (un oro e tre argenti), s’affida a quattro atleti. Due uomini e due donne, due cusiani, un verbanese e un ossolana, appartenenti a due generazioni diverse e schierati in tre differenti discipline ci rappresentano tra i 297 atleti (155 uomini e 142 donne) ufficialmente convocati per Rio.
La disciplina più in vista, come appunto vuole la tradizione, è la canoa. Il 21enne verbanese Carlo Tacchini (C1 1.000) e il 31enne omegnese Alberto Ricchetti (K4 1.000) si presentano ai Giochi con l’obiettivo di centrare una finale. Tacchini, alla sua prima esperienza, vive un periodo di grande crescita; Ricchetti, che torna dopo Pechino 2008, ha ottenuto il pass olimpico in extremis a causa di defezioni di altre nazioni per doping.
Un altro volto nuovo è l’ornavassese Elisa Longo Borghini, 24 anni, che riporta la famiglia ai Giochi (la mamma Guidina Dal Sasso è stata olimpionica nelle specialità invernali). Capitano della Nazionale azzurra di ciclismo su strada punta in alto.
Poi c’è Eleonora Lo Bianco, che a quasi 37 anni è tornata a vestire la maglia della Nazionale di pallavolo femminile e s’appresta a vivere le sue quinte Olimpiadi. Da Sidney 2000 in poi (passando per Atene, Pechino e Londra) insegue quella medaglia olimpica che manca nel suo palmares. Il cittì Marco Bonitta l’ha recuperata in extremis e conta anche sulla sua esperienza per portare in alto l’Italia.
I nostri quattro alfieri fanno parte della delegazione di 297 atleti (155 uomini e 142 donne) ufficialmente convocati per Rio.