STRESA - 15-12-2024 -- Sono poco meno di una trentina le ingiunzioni di pagamento che, a fine novembre, hanno raggiunto numerosi barcaioli di Stresa. A spedirle è stato il Comune, che ha intimato il pagamento di una somma di 217,40 euro (duecento di ammenda e 17,40 euro per spese di notifica) per un’infrazione al codice della navigazione che sarebbe avvenuta nell’estate del 2023. Il condizionale è d’obbligo perché, di quei verbali contestati, non c’è riscontro. O, meglio, quando i proprietari dei motoscafi cui si contesta l’eccessivo moto ondoso – più banalmente, eccesso di velocità – hanno letto l’ingiunzione, sono caduti dalle nuvole: a loro quella multa non risultava. Stando al testo dell’atto formale spedito dal comune di Stresa, le multe fanno riferimento a infrazioni che la sezione navale della Guardia di finanza ha riscontrato tra il 26 e il 27 agosto 2023, cioè più di un anno fa. Il documento afferma che la violazione è stata “contestata verbalmente e immediatamente notificata” agli interessati che, tuttavia, non ne sanno nulla. Qualcuno ha pagato, anche per non sostenere le spese di un eventuale ricorso, altri si sono rivolti al proprio legale per verificare l’effettivo obbligo ad adempiere che, diversamente, potrebbe far scattare l’avvio del recupero del credito dal momento che l’ingiunzione viene dichiarata dal dirigente comunale come “titolo esecutivo”, alla stregua di una cartella esattoriale, per intenderci.
Alcuni destinatari delle multe hanno presentato istanza di accesso agli atti per capire se e quando sia stato notificato il verbale che, diversamente, giungendo a oltre un anno di tempo, sarebbe nullo.