VERBANIA - 19-12-2024 -- È comparso in Francia, casualmente identificato dalle autorità locali, ma risulta irreperibile. Sono trascorsi ormai più di tre anni dal giorno d’estate in cui un allora ventenne svizzero fu individuato come il vandalo del lungolago di Pallanza. Nella notte del 3 giugno qualcuno imbrattò una serie di edifici e arredi pubblici. Una scritta incomprensibile, tracciata con vernice spray, comparse sulle facciate di tre alberghi, due ristoranti, una villa di privati, la sede del Cnr e su cinque panchine in metallo del lungolago. Una guardia giurata in transito per servizio se ne accorse e allertò le forze dell’ordine. Nel giro di qualche ora, già al mattino, le autorità arrivarono allo Svizzero, in quei giorni ospite di un albergo pallanzese.
Rinviato a giudizio, con alcuni danneggiati costituiti parte civile, finora è sempre sfuggito alla giustizia. Dopo quel fatto ha lasciato l’Italia, gli atti del procedimento non gli sono mai stati notificati ed è irreperibile all’estero. Il Tribunale ha cercato di rintracciarlo in più occasioni ma, finora, invano. Anche l’ultimo tentativo è andato a vuoto e, nella consultazione delle banche dati internazionali, è stato accertato soltanto un suo passaggio in Francia. Il rischio è che, con le novità introdotte dalla riforma Cartabia, il giudice dichiari il non luogo a procedere con la possibilità, qualora l’imputato non sia rintracciato entro il doppio dei termini di prescrizione del reato, di riaprire il processo successivamente al rintraccio.