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consoli vincenzo
PADOVA – 20.07.2016 – Nelle delicate

questioni giudiziarie riguardanti Veneto Banca, contro la quale s’annunciano numerose cause di soci e azionisti beffati con il quasi totale azzeramento del valore delle azioni, un pronunciamento importante giunge dal tribunale di Padova. Il Gip Mariella Fino ha infatti archiviato l’inchiesta per truffa ai danni dell’ex direttore generale dell’istituto, Vincenzo Consoli (nella foto). A innescare l’indagine è stato un anziano padovano che, tra il 2006 e il 2008, aveva acquistato 120.000 euro in azioni Veneto Banca. Azioni che non è mai riuscito a liquidare – l’ultima richiesta respinta è del gennaio 2015, oggi valgono praticamente quasi zero – fin quando non s’è deciso a sporgere querela, nel settembre dell’anno scorso. Il reato ipotizzato dalla Procura veneta era la truffa. Che, tuttavia, per il giudice non esiste, per due ragioni. La prima è il tempo trascorso dai fatti, accaduti tra il 2006 e il 2008 cioè oltre i termini di prescrizione; la seconda è che “la notizia di reato è infondata”. Niente processo, dunque, ma un’archiviazione per l’ex patron dell’istituto di Montebelluna, che tuttavia non potrà scansare le ire dei soci azionisti che hanno visto bruciati tutti i loro risparmi e che sono intenzionati a promuovere un’azione di responsabilità.