PREMOSELLO CHIOVENDA - 28-12-2024 -- I consiglieri di minoranza di Premosello Chiovenda non parteciperanno alle sedute consiliari sino a quando non verrà ripristinato il rispetto del Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale e sino a quando non verranno tutelati i diritti dei consiglieri di minoranza. Dopo l'assenza nell'assemblea del 23 dicembre, i consiglieri della civica "Colloro-Premosello-Cuzzago" mettono in atto la protesta contro l'amministrazione Fovanna, accusata da Andrea Monti, Corinna Nolli e Maurizio Bionda di "calpestarne i diritti".
I rapporti mai idilliaci tra le due parti, sono diventati nel tempo sempre più tesi. Il casus belli per la protesta è la mancanza di riposte all'interrogazione presentata il 2 ottobre 2024 con la quale si chiedeva di avere informazioni specifiche inerenti la “questione” esternalizzazione della RISS. Una questione cruciale per l'equilibrio dei conti del Comune.
"Alle condizioni attuali non possiamo che mantenere una linea di intransigenza al fine di tutelare il rispetto delle norme, delle prerogative della minoranza in seno al Consiglio comunale, dei nostri concittadini e dei valori democratici che nessuno può
mettere in discussione - scrivono i consiglieri in una nota -. Non possiamo più tollerare il fatto che l’amministrazione comunale abbia trasformato il Consiglio in un luogo dove si ratificano solo provvedimenti burocratici (spesso in modo maldestro) senza alcuna proposta di sviluppo e senza una visione per il nostro Comune.
Non possiamo più tollerare che l’amministrazione Fovanna manchi al proprio dovere di rispondere in modo puntuale ed esaustivo alle legittime richieste della minoranza e alle interrogazioni/interpellanze.
Non possiamo più legittimare, con la nostra presenza, una farsa che offende il fondamento della vita democratica", aggiungono.
Allegata alla comunicazione una richiesta al prefetto "di intervento per evitare che si prosegua in questo modo che risulta fortemente lesivo delle nostre prerogative e per ripristinare, anche nel nostro Comune, i principi fondamentali della vita democratica.
Questo atteggiamento, soprattutto su un tema importantissimo come l’esternalizzazione della RISS risulta, a nostro avviso inconcepibile e ingiustificabile", concludono.