VERBANIA - 30-12-2024 -- È in carcere a Pallanza e attende, domattina, di incontrare il giudice per l’udienza di convalida dell’arresto il 63enne che sabato ha aggredito la ex compagna e tentato di sfregiarle il volto con l’acido muriatico. La donna, parrucchiera coetanea con salone a Verbania, nel primo pomeriggio era al lavoro quando lui, che non accettava la fine della loro relazione, ha fatto irruzione nel salone di Trobaso, nel quale la donna si trovava insieme alla figlia – che lavora con lei – e a due clienti. Aveva la chiara intenzione di farle male, peraltro già verbalmente manifestata alla donna, che non aveva ritenuto credibili le minacce e, per questo, non le aveva denunciate. Aveva con sé una lama e anche due bottigliette di acido muriatico acquistate il mattino stesso, con lo scopo di utilizzarle per sfregiarla. Una volta nel salone ha aggredito la donna, spingendola in bagno e tentando di spruzzarle il liquido venefico negli occhi. Le grida e la concitazione hanno attirato l’attenzione degli avventori del vicino bar, che sono intervenuti, bloccandolo. Poco dopo è arrivata la polizia, che l’ha arrestato.
Il caso, il più classico dei codici rossi, ha avuto vasta eco mediatica. La notizia s’è amplificata raggiungendo tutti i media italiani, rilanciata ancora oggi. L’uomo, di origine sarda, ex pizzaiolo, non ha precedenti penali. Stando alle testimonianze dei presenti era lucido quando è intervenuto e, anche una volta immobilizzato, non ha dato in escandescenza, manifestando la volontà di ferire la ex che, condotta in ospedale, è stata successivamente dimessa. Ora si trova a casa con una prognosi di dieci giorni. Attende le decisioni della magistratura, soprattutto sulle misure cautelari da adottare in un caso simile, in cui esiste il rischio di reiterazione del reato. Ne discuteranno domani il giudice e l’avvocato difensore, che ascolteranno – se le vorrà rilasciare – le dichiarazioni dell’arrestato, che da sabato si trova in carcere.